“E’ fatta con oltre cento mattoncini di Lego e riesce ad imitare i movimenti naturali”: 16enne costruisce una mano robotica, la sua impresa lascia senza parole gli scienziati
- Postato il 28 ottobre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Un modello di mano robotica costruita interamente con pezzi Lego dimostra come la robotica avanzata possa essere resa accessibile con materiali comuni. Il progetto, chiamato Educational SoftHand-A, è stato realizzato da Jared K. Lepora, studente di 16 anni della Bristol Grammar School, con la guida di suo padre, Nathan F. Lepora, docente all’Università di Bristol.
Secondo gli autori dello studio, pubblicato in open access su arXiv, “la mano è in grado di imitare i movimenti naturali di una mano umana utilizzando esclusivamente componenti Lego MINDSTORMS“. Il sistema, spiegano, “si basa sul principio di sinergia morbida, che consente alle dita di adattarsi automaticamente alla forma degli oggetti”. La struttura del dispositivo ricalca quella della Pisa/IIT SoftHand, un modello di riferimento nella robotica soffice: “Abbiamo voluto riprodurre lo stesso meccanismo con materiali didattici facilmente reperibili“, afferma Lepora. “Al posto delle parti stampate in 3D e dei cuscinetti metallici abbiamo usato travi, aste, ingranaggi e oltre cento mattoncini di plastica Lego”.
Il risultato è una mano a quattro dita, azionata da coppie di tendini antagonisti – uno per la flessione e uno per l’estensione – controllata da un semplice mattoncino programmabile. Nonostante la semplicità dei materiali, “la Lego SoftHand raggiunge circa il 90% della forza di presa di una SoftHand professionale e completa un ciclo di apertura e chiusura in circa un secondo“.
Gli ingranaggi “clutch” permettono di distribuire il movimento “in modo uniforme tra le dita, garantendo un adattamento automatico a oggetti di forme diverse, da sfere a tazze”. Secondo i ricercatori, “la possibilità di costruire il dispositivo con strumenti domestici e kit educativi lo rende uno dei migliori esempi di divulgazione pratica dei principi della robotica soft“. “Il nostro obiettivo era mostrare che concetti complessi di robotica possono essere insegnati con materiali di uso quotidiano“, commenta Nathan Lepora. “Costruendo questi sistemi, gli studenti possono capire in modo diretto come funziona la presa adattiva – e ancora – imparare le mani robotiche costruendole con le proprie mani è un modo efficace per avvicinarsi alla tecnologia e alla meccanica del movimento umano”.
#IROS2025 Only 16 years old, Jared K. Lepora stood out as the youngest presenter at this year’s IROS, impressively showcasing the dexterous robotic hand he designed in the Educational and Emotional Robots session this afternoon. ???????? pic.twitter.com/toOavpfk26
— IROS 2025 (@IROS2025) October 23, 2025
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