Droni ucraini made in Germany. L’accordo tra Frontline Robotics e Quantum Systems

  • Postato il 15 dicembre 2025
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Kyiv e Berlino rafforzano la cooperazione nel settore unmanned. La start-up ucraina Frontline Robotics ha infatti siglato un accordo da 100 milioni di euro con l’azienda tedesca Quantum Systems, specializzata in droni di sorveglianza, per produrre decine di migliaia di sistemi unmanned sul territorio tedesco, nell’ambito di una nuova strategia ucraina di espansione industriale e di apertura verso i mercati occidentali.

Il progetto prevede la realizzazione di una nuova fabbrica nel sud della Germania, con un investimento iniziale di circa 40 milioni di euro, e punta a combinare l’esperienza maturata da Frontline direttamente sul campo di battaglia con le capacità produttive automatizzate e la rete di relazioni istituzionali di Quantum Systems in Europa. Secondo le parti coinvolte, l’obiettivo è arrivare a una produzione di circa 10.000 droni già nel corso del 2026.

Quello in questione è il primo accordo siglato sotto l’egida dell’iniziativa “Build with Ukraine”, lanciata nel giugno scorso dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky con l’obiettivo di aumentare la capacità produttiva delle aziende della difesa ucraine. L’iniziativa nasce anche come risposta al divieto di esportazione dei droni prodotti in Ucraina, considerati essenziali per lo sforzo bellico nazionale: produrre all’estero consente alle imprese ucraine di aggirare questo vincolo, mantenendo al tempo stesso il controllo tecnologico sui propri sistemi.

Oleksandr Kamyshin, consigliere di Zelensky per le industrie strategiche, ha spiegato che l’intesa con Quantum Systems è pensata come un modello replicabile e che Kyiv auspica la firma di almeno altri dieci accordi simili in diversi Paesi europei nel corso del prossimo anno. Il finanziamento del contratto sarà garantito dal governo tedesco, che nel 2025 è diventato il principale fornitore mondiale di aiuti militari all’Ucraina in termini nominali, dopo la riduzione del supporto statunitense.

Il modello di drone che verrà prodotto dalla joint venture è il Linza, già utilizzato dalle forze ucraine per missioni logistiche al fronte (trasporto di acqua, sigarette e altri rifornimenti) ma anche per l’impiego offensivo tramite il rilascio di piccoli ordigni su obiettivi russi. Attualmente Frontline è in grado di produrre alcune centinaia di unità al mese, ma l’obiettivo dichiarato è quello di passare a una produzione di massa, anche per ridurre la dipendenza da droni di fabbricazione cinese, come il DJI Mavic, ampiamente utilizzato sul campo di battaglia.

In occasione della visita di Zelensky a Berlino, la Germania ha annunciato anche un piano in dieci punti per rafforzare la cooperazione bilaterale in ambito difensivo, che include consultazioni politiche regolari tra i ministeri della Difesa e la condivisione di dati dal campo di battaglia per valutare le prestazioni dei sistemi d’arma tedeschi impiegati in Ucraina.

Secondo Mykyta Rozhkov, responsabile dello sviluppo commerciale di Frontline, la produzione in Germania permetterà all’azienda di operare “su terreno sicuro”, lontano dal rischio di attacchi russi con droni o missili balistici. In una prima fase, tutti i droni prodotti saranno destinati alle forze di Kyiv. Una volta soddisfatta la domanda ucraina iniziale, le due aziende avranno inoltre la possibilità di vendere eventuali eccedenze ad altre forze armate occidentali.

Quantum Systems ha già avviato colloqui con la Bundeswehr per valutare una possibile fornitura dei droni prodotti congiuntamente. Per Frontline, l’accesso ai mercati europei rappresenterebbe anche un modo per finanziare ricerca e sviluppo, in un contesto caratterizzato da un ritmo di innovazione estremamente rapido sul campo di battaglia, e per sostenere l’espansione della produzione domestica in Ucraina.

Autore
Formiche

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