Donald Trump non è "l'anomalia" che ci raccontano ma rappresenta l'America più vera

  • Postato il 8 dicembre 2025
  • Esteri
  • Di Libero Quotidiano
  • 1 Visualizzazioni
Donald Trump non è "l'anomalia" che ci raccontano ma rappresenta l'America più vera

C’è un vizio di fondo in molte analisi su Donald Trump e la politica americana. Quel vizio che fa parlare con superficialità di una «deriva autoritaria» impressa alla più solida democrazia occidentale. E che in queste ore porta a sottovalutare e a rispedire indignati al mittente le critiche all’Europa contenute nella Strategia per la sicurezza nazionale. Quasi come se quelle critiche provenissero da un “uomo solo al comando”, da un despota bizzarro che solo per fortuite circostanze si è trovato, insieme alla sua cricca, alla guida della nazione: uno di quegli incidenti di percorso che la storia contempla, una parentesi presto archiviabile con l’auspicabile ritorno alla “normalità”. Si fatica a considerare che quell’uomo non è affatto solo al potere, che non ha un rapporto diretto e leaderistico col solo popolo che lo ha eletto per un presto assorbibile moto di reazione verso l’establishment precedente.

Questa componente esisteva forse nel 2016, quando Trump conquistò per la prima volta la Casa Bianca, ma oggi la questione si pone su basi assolutamente diverse. Trump va preso sul serio perché è l’espressione di un nuovo “blocco di potere” e di nuove élite cementatesi negli ultimi anni. La nuova classe dirigente, che va affiancandosi e sostituendosi alla precedente, è l’artefice di una vera e propria “rivoluzione” o “egemonia culturale” che trova nella critica feroce al politicamente corretto, ovvero alle degenerazioni della cultura woke, il maggiore collante. Non è un caso che proprio su questo versante essa è riuscita finora a realizzare i suoi obiettivi, corrispondendo fra l’altro ad un sentiment diffuso nella società. D’altronde, cosa altro si richiede se non questo a una classe dirigente degna del nome?

 

 

[[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45319041]]

 

Lungi dall’essere l’archetipo di un potere rozzo e arbitrario, Trump è l’espressione e la sintesi, senza dubbio imperfetta e perfettibile, di un nuovo paradigma. È impressionante, ad esempio, il lavorio intellettuale, prima sotterraneo e poi sempre più palese, svolto alle sue spalle da circoli intellettuali e think tank di cui ci offre una compiuta cartografia Andrea Venanzoni nel suo ultimo libro: “La destra americana contemporanea” (Historica, Giubilei Regnani).

In poche parole, in America sembra essersi realizzato quel proficuo rapporto di interscambio fra élite e popolo che era la cifra delle migliori culture politiche del Novecento europeo. Come tutti i blocchi di potere, anche questo trumpiano è eterogeneo e composito. Al presidente è perciò chiesta una capacità di sintesi che non sempre gli permette di agire con efficacia e senza contraddirsi Insomma, quel che un documento ufficiale afferma dell’Europa non è il frutto di un “colpo di mano”, ma è il portato di un’ampia riflessione maturata in una parte importante dell’élite americana.

 

 

[[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45318181]]

 

Si potrà anche scalzare Trump, ma non sarà certo possibile archiviare tutto quel che egli rappresenta. Anche le sue mosse in politica estera vanno interpretate in quest’ottica. Le istituzioni sovranazionali non state delegittimate dalla sua azione, ma è l’America tutta che ha preso atto della loro crisi, ovvero dell’impossibilità che esse oggi hanno di garantire l’ordine nato dalla seconda guerra mondiale. Quell’ordine era certo fondato sugli ideali di democrazia e cooperazione, ma era anche garantito dalla forza egemonica del potere americano. Insomma anche l’idealismo non può non fondarsi che su basi realistiche. Ed è proprio il realismo politico che oggi impone all’America di prendere atto dell’emergere prepotente di altri centri di potere globali con cui fare i conti e ridisegnare in modo favorevole i nuovi equilibri mondiali. L’Europa è all’altezza del compito? È questa la vera domanda che in pochi si fanno.

 

 

[[ge:kolumbus:liberoquotidiano:45314307]]

 

Continua a leggere...

Autore
Libero Quotidiano

Potrebbero anche piacerti