Domenico Mugnaini, un testimone del giornalismo di prossimità

  • Postato il 24 novembre 2025
  • Cultura
  • Di Formiche
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“Dobbiamo avere il coraggio di far emergere il Paese reale e denunciare ciò che non va bene”. Con queste parole tratte da un’intervista (del 19 aprile 2024), rilasciata in occasione dei 40 anni di fondazione del settimanale cattolico Toscana Oggi, di cui era direttore responsabile, intendiamo rendere omaggio alla storia umana e professionale di Domenico Mugnaini, scomparso il 19 novembre 2025. In particolare, ci proponiamo di mettere in rilievo il contesto in cui è cresciuta, si è affermata, la personale vocazione giornalistica, ovvero quella della stampa e dei media cattolici, che nel corso degli anni si è alimentata, arricchita, anche nella collaborazione con varie testate tra cui le agenzie di stampa Asca (oggi, askanews) e Ansa.

Dalla Chiesa toscana e di Firenze al mondo del giornalismo regionale e nazionale, da personalità della politica e delle istituzioni del territorio alle realtà dell’associazionismo e del volontariato locali, si sono levati messaggi di cordoglio a testimonianza anche della qualità del lavoro svolto, dal 2019, alla guida del settimanale, in cui da giovanissimo aveva iniziato a muovere i primi passi. Un giornale (di ispirazione cristiana), per dirla con le parole di Mugnaini, che non è mai stato “clericale”, il cui compito “non è raccontare un’altra verità ma la verità”.  Che la sua direzione sia riuscita a fare cultura, ad aprire opportunità di riflessione, a creare connessioni, per e con (tra e nel) la società toscana, se ne può trovare ulteriore conferma nel contributo offerto (nel luglio 2023) all’organizzazione del convegno “Il Codice di Camaldoli”; un’iniziativa di respiro nazionale, che ha visto tra gli altri la presenza del Presidente della Repubblica, del Segretario di Stato Vaticano e del Presidente della Cei.

Mugnaini, “giornalista vero, di alta professionalità e di dedizione al mestiere”, secondo la definizione data da S. Em. Card. Betori nel suo ricordo, è stato custode fedele e creativo di una voce preziosa ed efficace, come Toscana Oggi, che, “grazie alla precisione e alla completezza delle informazioni”, si propone di “far capire la realtà all’opinione pubblica”, leggere gli avvenimenti (locali e globali) e mettere a disposizione più chiavi di lettura (in un’ottica cristiana), favorire un dialogo e di essere palestra di confronto e dibattito (fra componenti sociali e opinioni diverse), etc., sempre al servizio delle comunità di riferimento, nell’orizzonte della carità intellettuale e della missione evangelizzatrice della Chiesa. Ne sono esempi il progetto di agenzia regionale di informazione alla cui ideazione aveva collaborato e la sua attenzione verso il digitale e i social per avvicinare e coinvolgere i più giovani.

Rispetto agli scenari di crisi dell’informazione territoriale, vale la pena rilanciare l’appello di Mugnaini a “stare vicini” a queste (in alcuni casi, secolari) esperienze di giornalismo di prossimità, a tali presidi comunicativi e di pluralismo prevalentemente diffusi nel Centro e Nord Italia, che non soltanto resistono ma continuano a cambiare radicandosi, anche collaborando tra di loro. Per dare una dimensione numerica, aderiscono alla Fisc – Federazione Italiana Settimanali Cattolici 190 testate diocesane (attive in tutta la Penisola), che impiegano 500 giornalisti e raggiungono circa 5.000.000 di lettori tra cartaceo e digitale. askanews, grazie al rapporto privilegiato con Domenico Mugnaini, ha scommesso su questa rete di relazioni e di collegamenti, su siffatta piattaforma di contenuti sempre più multimediali che “trasmettono ciò che costituisce il patrimonio vitale e culturale” del territorio; costruendo iniziative stabili di sinergia, come quelle in essere con Toscana Oggi e Agd, l’agenzia dei giornali diocesani di Piemonte e Valle d’Aosta.

Siamo debitori a Mugnaini, con cui “stringere amicizia era facilissimo”, come sottolineato nella sua omelia da S. E. Mons. Bellandi, per il suo essere stato un autentico interprete di questa realtà articolata e importante, di tale presenza preziosa, che ha il merito, facciamo nostre le parole pronunciate (nel 2019) dal presidente Mattarella durante l’incontro con una delegazione della Fisc, di “far avvertire e ritrovare il senso di comunità di vita che il nostro Paese deve mantenere e sviluppare costantemente come Paese, come singoli territori, come dimensione europea”.

In conclusione, come fatto da S.E. Mons. Gambelli nel suo saluto alle esequie, citiamo un passaggio di uno degli ultimi articoli pubblicati su Toscana Oggi, in particolare si tratta di una risposta a una lettera di una lettrice: “la speranza non è una parola astratta ma ha volti e mani precise quelle di chi ogni giorno tiene aperta la porta di una chiesa di campagna e accende una candela per tutti”.  Ebbene, i settimanali diocesani possono considerarsi dei veri e propri “segni di speranza” (cristiana), come lo sono stati il volto e le mani di Domenico Mugnaini.

Autore
Formiche

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