Diplomazia e arte si incontrano a Londra. L’Italia protagonista con Pizzi Cannella

  • Postato il 14 ottobre 2024
  • Cultura
  • Di Formiche
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Londra, cuore pulsante del collezionismo e della creatività artistica, si è trasformata in un vivace punto di incontro tra arte e diplomazia durante la settimana di Frieze London 2024, una delle più importanti rassegne internazionali d’arte moderna e contemporanea in cui migliaia collezionisti e visitatori da ogni parte del mondo giungono nella capitale britannica. Quest’anno erano presenti più di 160 gallerie provenienti da oltre 50 Paesi.

Tra i tanti eventi che hanno affiancato la celebre fiera, spicca la mostra dedicata all’artista italiano Piero Pizzi Cannella, figura saliente della Nuova Scuola Romana e del Gruppo di San Lorenzo negli anni ’80.

Organizzata dal Consolato Generale d’Italia a Londra in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, la mostra di Pizzi Cannella ha trovato spazio nelle eleganti sale dell’Istituto, con l’esposizione di venti opere dell’artista. I lavori – in gran parte provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private, come la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, la Collezione Unicredit e la Collezione SanLorenzo – hanno attirato l’attenzione di critici, appassionati e collezionisti internazionali.

La mostra, realizzata sotto l’egida del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e inserita nel quadro delle celebrazioni della “Giornata del Contemporaneo” – ha ricevuto il prestigioso riconoscimento di essere inserita tra gli eventi collaterali di Frieze Masters, amplificando ulteriormente la sua visibilità. Questo ha permesso alla mostra di intercettare un pubblico numeroso e qualificato, potenziando l’interesse verso l’arte italiana all’estero.

Per la curatela, il Consolato Generale si è affidato a Elena Geuna, figura di spicco nel panorama curatoriale internazionale e advisor della Fondazione Pinault, per la quale ha realizzato progetti espositivi di grande risonanza, tra cui le mostre di Jeff Koons a Napoli e Versailles di Damien Hirst a Palazzo Grassi e Punta della Dogana a Venezia.

Con opere dalla fine degli anni Novanta a creazioni recenti, la mostra “Pizzi Cannella” rivela l’emozione di un racconto, la possibilità di un viaggio dell’immaginazione. Ripercorrendo quasi trent’anni di ricerca, l’esposizione mette in luce una delle qualità distintive di quest’artista: l’abilità a far dialogare la pittura con diverse culture, atmosfere e tendenze.

Tra la metà degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta, Pizzi Cannella emerge come figura prominente all’interno della fervida comunità di artisti che si radunavano nella fucina creativa dell’ex Pastificio Cerere, nel quartiere operaio di San Lorenzo a Roma. Insieme a Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio e Marco Tirelli, Pizzi Cannella trova nei loft dell’ex pastificio un ambiente propizio per sperimentare nuove soluzioni formali, utilizzando materiali eterogenei e trattando lo spazio come materia da esplorare.

Con gli altri artisti del gruppo condivide il ritorno al disegno, alla pittura e alla manualità, riconciliando l’arte con la tradizione. La pratica di Pizzi Cannella si distingue fin da subito per la profonda riflessione sulle possibilità espressive del mezzo pittorico, con cui esplorare temi universali attraverso una sintesi di forme, colori e materia. Impegnato in una costante ricerca estetica e concettuale, le sue opere oscillano tra il figurativo e l’astratto, sfidando convenzioni artistiche, invitando lo spettatore a interrogarsi sulla natura dell’esistenza umana.

Nel presentare la mostra al pubblico, il Console Generale d’Italia a Londra, Domenico Bellantone, ha sottolineato l’importanza della promozione dell’arte moderna e contemporanea italiana come strumento diplomatico: “L’arte come canale fondamentale per valorizzare il nostro patrimonio culturale e proiettare l’immagine di un Paese dinamico che non è solo la culla dell’arte classica e del Rinascimento, ma che sa anche essere protagonista dinamico, moderno e influente sulla scena artistica mondiale”.

Proprio in questa ottica, già dal 2000, con creazione della “Collezione Farnesina”, che oggi raccoglie quasi 700 opere di artisti italiani del XX e XXI secolo – il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale considera la ricerca artistica contemporanea e moderna un importante volano della politica culturale e della promozione dell’Italia all’estero. Sulla valorizzazione delle positive sinergie tra il Consolato Generale e l’Istituto di Cultura nella promozione del “bello che gli artisti italiani producono”, si è invece soffermato il direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, Francesco Bongarrà.

La mostra di Pizzi Cannella, – che sarà aperta al pubblico sino al 28 ottobre – si inserisce in un quadro più ampio di iniziative della Farnesina volte a consolidare la presenza dell’Italia come leader culturale e artistico a livello globale, rafforzando il dialogo tra arte, diplomazia e innovazione.

Autore
Formiche

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