Dilettanti: cordoglio per la morte del dottore Mimmo Miceli
- Postato il 9 dicembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Dilettanti: cordoglio per la morte del dottore Mimmo Miceli

Storico dirigente del Capo Vaticano, amava il calcio e ha fatto parte della società ricadese negli anni d’oro dell’Eccellenza, sfiorando anche la Serie D
La notizia della morte del dottore Mimmo Miceli ha scosso il calcio dei Dilettanti di Calabria. È scomparso uno dei dirigenti storici del Capo Vaticano, componente di quella società che, fra la fine degli anni novanta e l’inizio del 2000 ha ottenuto i migliori risultati della propria storia. Sotto la presidenza di Pino Giuliano, la squadra della Costa degli Dei ha veleggiato più volte nelle zone alte del torneo di Eccellenza, arrivando a sfiorare il salto in Serie D. Fu il Brindisi a frenarne la corsa negli spareggi nazionali, per quello che rimane il punto più alto della storia del club.
A far parte di quella dirigenza c’era appunto anche il dottore Mimmo Miceli, di cui tutti conservano tanti bei ricordi. Sapeva farsi amare con le sue battute, con il suo modo istrionico e passionale di seguire il calcio e le partite. Un buono di cuore, a cui tutti i calciatori dell’epoca hanno voluto un gran bene.
Il dottore Mimmo Miceli e i suoi ragazzi del Capo Vaticano
La morte del dottore Mimmo Miceli è avvenuta qualche giorno addietro. Aveva problemi salute da tempo. La notizia ha lasciato di sasso tutti e in particolare gli ex calciatori della squadra neroverde. Il gruppo storico, guidato da capitan Tavella, da tempo aveva in mente di fargli una sorpresa, con una reunion dei calciatori che, fra l’altro, hanno lasciato il segno. Sapevano che stava male e volevano andarlo a trovare prima di Natale. Ma è arrivata la notizia che ha fatto rimanere tutti di sasso. Una notizia che fa male, perché, lo ribadiamo, davvero tutti gli hanno voluto bene.

Il ricordo di una squadra che ha scritto la storia
Quella squadra, vinto il torneo di Prima categoria, una volta in Promozione sfiorò un nuovo trionfo, arrivando alle spalle della corazzata San Calogero. Alla guida tecnica Mimmo Varrà. Quell’anno l’esplosione del bomber Valerio Saffioti, fra i calciatori più amati a Capo Vaticano. Poi, con l’acquisizione del titolo di Eccellenza, ecco diversi anni vissuti da protagonista. A lasciare il segno soprattutto lo “stratega di Amantea” vale a dire Vittorio Suriano (104 panchine in neroverde). Quella squadra giocava a memoria: Ignazio Caccamo, Nicola Pettinato, Mario Spina, Mimmo Tavella le colonne portanti. Ma tanti, tanti calciatori hanno fatto bene a Capo Vaticano. E tutti hanno avuto modo di apprezzare la figura del dottore Miceli, in un contesto nel quale si faceva calcio con serietà, all’insegna dei più sani valori sportivi. Il dottore andava spesso al campo con il figlio Francesco, per condividere la passione per il calcio. Assieme a lui il fratello Michele, altro storico dirigente di quegli anni nei quali tutti hanno saputo lasciare il segno.
Il rientro per rinnovare la passione
Qualche anno addietro Mimmo Miceli aveva fatto rientro nel mondo del calcio, con la squadra in Prima categoria. La solita passione, da parte sua, per i colori neroverdi del Capo Vaticano. Ma era durata poco. Erano altri tempi. E aveva quindi deciso di farsi da parte, per dedicarsi ad altro. Restavano i ricordi di un calcio che non c’è più e di una società, quella del Capo Vaticano degli anni duemila, gestita con una oculatezza da fare invidia a molti sodalizi di Serie C. Il dottore Mimmo Miceli incarnava la figura di dirigente passionale, convinto che il calcio avesse anche una funzione sociale. Ci mancheranno le sue battute, la sua bontà d’animo, la sua signorilità.
Il Quotidiano del Sud.
Dilettanti: cordoglio per la morte del dottore Mimmo Miceli