Deserto della Giudea: scavi archeologici senza precedenti portano alla luce tesori inestimabili

  • Postato il 16 maggio 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Un team di ricercatori ha scoperto una strana struttura piramidale nel Deserto della Giudea, partecipando a una delle campagne archeologiche più ricche e affascinanti mai avvenute in questa zona. Ma non è finita qui perché, oltre a questa struttura realizzata con rocce tagliate a mano, ognuna delle quali pesa oltre 180 chilogrammi, sono stati rivenuti anche reperti eccezionali quali papiri greci, armi, vasi di bronzo, mobili e monete di notevole importanza storica.

Siamo in Israele, vicino a Nahal Zohar, e lo scavo è condotto dall’Israel Antiquities Authority in collaborazione con il Ministero del Patrimonio e con la partecipazione di centinaia di volontari locali.

La scoperta della struttura piramidale e dei reperti

I direttori dello scavo, Matan Toledano, il dott. Eitan Klein e Amir Ganor della Israel Antiquities Authority hanno dichiarato: “Si tratta di uno degli scavi più complessi, ricchi e affascinanti mai realizzati nel Deserto della Giudea e in Israele. Fin dalla prima settimana sono emerse scoperte rare e significative che offrono uno straordinario spaccato della vita quotidiana in questa regione oltre duemila anni fa“.

La struttura scoperta è alta cinque o sei metri. Inizialmente, il team pensava di aver trovato una tomba, ma successivamente, notando la forma delle mura originali, ha compreso che, in realtà, si trattava di un edificio, identificato come una fortezza risalente al periodo ellenistico. Tra le scoperte più sorprendenti, figurano anche documenti in papiro in lingua greca, monete di bronzo risalenti ai regni dei Tolomei e di Antioco IV, armi antiche, mobili in legno di 2.200 anni fa, tessuti colorati, gioielli, bottoni, utensili da cucina e molto altro.

È grazie al clima secco del deserto che questi reperti si sono potuti conservare in condizioni eccezionali e arrivare fino a noi.

Reperti scoperti nel Deserto della Giudea
Fonte: Israel Antiquities Authority
Un pezzo del papiro greco ritrovato durante gli scavi

Perché si tratta di una scoperta eccezionale

Questa fatta nel Deserto della Giudea rappresenta una scoperta eccezionale perché, come hanno dichiarato i ricercatori, sta modificando la comprensione storica del sito. In precedenza, infatti, si riteneva che risalisse al periodo del Primo Tempio, ma ora le evidenze suggeriscono che la struttura sia stata costruita in epoca ellenistica.

Il periodo ellenistico in questa regione, così chiamato per la pervasiva influenza greca, iniziò nel 332 a.C., quando la Palestina fu conquistata dal re macedone Alessandro Magno. Successivamente, la regione più ampia fu governata da due imperi macedoni: il regno tolemaico d’Egitto, una dinastia fondata da Tolomeo I Sotere nel 305 a.C., e il regno seleucide, fondato da Seleuco I Nicatore nel 312 a.C. Entrambi i fondatori avevano prestato servizio come generali sotto Alessandro Magno.

Lo scopo di questa struttura piramidale rimane un enigma: i ricercatori ritengono che potrebbe essere stata
un punto di osservazione su una grande via commerciale, un sito funerario monumentale o un luogo cerimoniale. Il direttore dell’Autorità per le Antichità afferma che queste scoperte sono entusiasmanti, persino commoventi, e che la loro importanza per la ricerca archeologica e storica è enorme.

Reperti trovati durante gli scavi nel Deserto della Giudea
Fonte: Israel Antiquities Authority
Altri reperti trovati durante gli scavi nel Deserto della Giudea
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SiViaggia.it

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