Depuratore Chiavari, M5s: “Messuti oggi contrario, noi non abbiamo mai cambiato idea”
- Postato il 26 giugno 2025
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- Di Genova24
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Genova. “Il progetto del mega impianto in colmata lo abbiamo sempre definito per quello che è: sovradimensionato, insostenibile, assurdo. A differenza di tanti esponenti della politica cittadina, non abbiamo mai cambiato idea. Lo stesso non si può dire del sindaco Messuti, che oggi si dichiara contrario al depuratore comprensoriale, ma fino a pochi mesi fa ne difendeva apertamente la realizzazione. Solo dopo la sentenza del Tar, che ha messo nero su bianco l’illegittimità della procedura, il sindaco e l’avvocato Segalerba hanno finalmente iniziato a usare parole di buon senso”.
Così, il deputato M5S Roberto Traversi con il pentastellato Davide Grillo, che a sua volta ricorda come questa sera il tema sarà nuovamente al centro dei lavori d’aula.
“Ora, finalmente si parla di ammodernamento del depuratore di Preli e di una rete di impianti più piccoli e distribuiti sul territorio, esattamente la soluzione che il M5s proponeva almeno dal 2013 come si evince da svariati articoli sulla stampa locale. Da sempre chiediamo la realizzazione di diversi depuratori fra Chiavari, Lavagna e Sestri Levante, e tra Fontanabuona, Cogorno e Carasco. Dopo la batosta del Tar, finalmente gli esponenti della maggioranza di Chiavari dicono quello che noi diciamo da anni. Il duo Messuti e Segalerba in particolare si è allineato, ma non prima di scaricare la responsabilità sia sulla sindaca Silvia Salis, facendolo addirittura prima che si insediasse, sia sulle forze progressiste, in particolare sul M5S che non ha mai governato né Chiavari, né la Città metropolitana”.
“Detto ciò, non possiamo esimerci dal ricordare le responsabilità politiche di chi oggi finge di aver sempre mirato a soluzioni più contenute. Se fosse vero, perché non lo hanno comunicato nel 2023 direttamente a Bucci? L’allora sindaco metropolitano, al convegno “Chiavari e il Tigullio, ultima chiamata”, aveva chiaramente detto che se Chiavari non avesse voluto il depuratore in Colmata, sarebbe stato compito del Comune fare un’ordinanza specifica. Ciò non è mai avvenuto. Solo dopo la sentenza del Tar scopriamo che il Comune di Chiavari avrebbe sempre avuto un’altra idea? Solo ora che Bucci e Toti non insistono più con Iren, scoprono che il mega impianto non lo vogliono più?”, concludono Traversi e Grillo.