Depositi chimici, Salis: “Dove metterli? Valuteremo con la revisione del piano regolatore portuale”

  • Postato il 1 marzo 2025
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Generico febbraio 2025

Genova. Dove delocalizzare i depositi chimici? “Lo valuteremo con la revisione del piano regolatore portuale”. Risponde così Silvia Salis, candidata sindaca del centrosinistra, oggi al centro civico Buranello di Sampierdarena per l’evento di presentazione organizzato dal Movimento 5 Stelle con collegamento video finale del leader Giuseppe Conte.

Lo spostamento dei depositi di Superba e Carmagnani a Ponte Somalia è inevitabilmente il tema più caldo nel quartiere e la coalizione, definendo i punti programmatici ancora prima della candidatura, ha inserito l’operazione nella lista dei no. “Io credo che ci sia una grandissima opportunità che sta per arrivare a Genova, cioè la revisione del piano regolatore portuale – risponde Salis a domanda precisa a margine dell’incontro -. È questo che cambierà il futuro di questa città: in che modo si riuscirà a armonizzare il piano regolatore portuale con le esigenze moderne? Ricordiamo che ha 25 anni, quindi comunque è stato pensato per per un paese, per un mondo che è molto cambiato”.

“Quindi – prosegue la candidata – credo che questo sarà la chiave per poter risolvere la questione dei depositi, che non può certo essere uno spostamento da una parte all’altra e uno spostamento così vicino ad alle zone abitate, e non può neanche essere uno spostamento che intralci i traffici già esistenti nel porto, perché non deve essere oggetto di una diminuzione della portata economica dei traffici”.

Da anni Marco Bucci, oggi presidente della Regione e per sette anni e mezzo sindaco di Genova, invita l’opposizione a proporre un’alternativa, fermo restando che lo spostamento da Multedo è considerato imprescindibile. Silvia Salis però non si sbilancia: “Sono cose che vanno valutate con la revisione del piano regolatore portuale”. Nel frattempo per i manager di Superba è stato richiesto il rinvio a giudizio per illeciti amministrativi: non avrebbero valutato il rischio di commettere delitti ambientali. L’inchiesta era nata cinque anni fa per i miasmi segnalati a Multedo. Una vicenda giudiziaria che rischia di mettere i bastoni tra le ruote anche al dossier dei depositi.

A Sampierdarena si parla anche di Gronda. E qui Salis segue la stessa linea tenuta da Orlando durante le regionali: “Considerando l’aspetto economico e di finanziamento che manca è un non tema, per cui in questo momento non si può andare avanti a parlare di Gronda perché manca l’elemento principale”. La grande opera in passato ha visto dividersi le varie anime della coalizione, ma l’aspirante sindaca assicura: “Ovviamente si troverà una sintesi tra tutte le nostre posizioni, che, devo dire, in questi giorni stanno diventando sempre più vicine. Quello che sta unendo questa coalizione è la grande consapevolezza del fatto che è ampiamente alla nostra portata portare questa città verso il futuro e verso il progresso, e levarla dalla cappa nella quale sta vivendo”.

Autore
Genova24

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