Dehors, le linee guida del Comune: stretta su pedane ed estetica e si paga con lo sconto

  • Postato il 4 marzo 2025
  • Copertina
  • Di Genova24
  • 1 Visualizzazioni
Super green pass anche all'aperto: i dehors dei bar restano deserti

Genova. La creazione di tre ambiti cittadini, con regole maggiormente stringenti per aree di pregio e centri storici e meno paletti per le periferie; indicazioni per creare strutture omogenee nelle varie zone della città ed evitare l’effetto degrado; la conferma del ritorno della tariffa di occupazione del suolo pubblico ma con un abbattimento dei canoni fino al 40%. Sono le linee guida presentate dal Comune di Genova per regolare la diffusione dei dehors in città.

Con questo nuovo strumento l’amministrazione comunale, tra le prime in Italia, intende dettare agli operatori economici una serie di indicazioni da rispettare nell’installazione e allestimento dei dehors, a tutela dei molteplici beni giuridici coinvolti (mobilità urbana, rispetto delle persone con disabilità, edilizia, paesaggio, verde), specificando altresì le caratteristiche tecniche ed estetiche alle quali arredi e strutture devono conformarsi su tutto il territorio comunale, con regole modulate a seconda della zona interessata.

«Con orgoglio concludiamo oggi un lungo lavoro, tra i primi in Italia, svolto con stakeholder come la Soprintendenza e le associazioni di categoria – dice l’assessora al Commercio Paola Bordilli – dopo le intese commerciali della scorsa settimana, arriva un’altra best practice per il commercio. L’obiettivo è garantire continuità a un’esperienza apprezzata dai cittadini, tutelando il decoro urbano”.

Le nuove linee guida riordinano l’installazione dei dehors, evitando criticità emerse con la loro diffusione post-Covid. “Per bilanciare regole e sostegno al piccolo commercio, abbiamo introdotto, con il sindaco facente funzione Piciocchi, un abbattimento del 40% del canone per i dehors permanenti. Seguiranno incontri per diffondere le nuove direttive e supportare gli operatori”, conclude Bordilli.

Contestualizzando le linee guida in relazione alle peculiarità delle diverse aree cittadine, sono tre gli ambiti in cui, in accordo con la Soprintendenza, viene suddiviso il territorio comunale:
– Ambito 1: tutte le aree prospicienti a edifici vincolati o ricadenti nel perimetro del riconoscimento Unesco
– Ambito 2: tutte le aree riconducibili ai centri storici urbani nonché negli archi costieri
– Ambito 3: tutto il territorio cittadino non rientrante nei precedenti due ambiti

L’adozione di linee guida – che tengono conto delle osservazioni provenienti da associazioni di categoria del commercio, Ordine degli Architetti e Consulta dei disabili – ha come principale obiettivo il miglioramento del decoro cittadino e la riprogettazione degli spazi urbani.

Inoltre le nuove linee di indirizzo semplificano il procedimento di autorizzazione e fissano con chiarezza le fasi procedimentali a cui si atterranno gli uffici comunali coinvolti nelle conferenze dei servizi atte alla concessione delle aree su cui realizzare i dehors.

Le nuove linee guida danno un’attenzione maggiore al fondamentale requisito dell’accessibilità nell’interesse delle persone con disabilità, di quelle a capacità motoria ridotta e dei loro accompagnatori. Sono previsti, infatti, bonus per i pubblici esercizi virtuosi che andranno a recepire le nuove prescrizioni oltre i requisiti minimi.

I dehors dovranno avere dimensioni proporzionate al tessuto urbano in cui si collocano, con una superficie non superiore a quella del locale pertinente. Andranno localizzati davanti all’esercizio del concessionali senza eccederne i confini di proiezione salvo casi particolari previsti dalle linee guida.

I manufatti dovranno essere posizionati in modo da consentire un agevole transito pedonale e la collocazione delle strutture non dovrà comportare opere di infissione, fondazione al suolo o manomissione delle pavimentazioni salvo il caso di ancoraggi compatibili con il bene culturale e preventivamente autorizzati.

Le linee guida definiscono le caratteristiche generali degli elementi accessori quali: ombrelloni; tende e strutture leggere di copertura; fioriere; elementi mobili riscaldanti e corpi illuminanti; carrelli portavivande; leggi porta menù e lavagnette.

Le prescrizioni variano in funzione dell’Ambito di riferimento e definiscono chiaramente, anche con l’ausilio di disegni, le tipologie degli elementi accessori ammessi o non ammessi.

“Questo risultato è un passo fondamentale per il settore e frutto del nostro intenso lavoro di rappresentanza. Abbiamo ottenuto una riduzione del 40% sulle tariffe per i dehors permanenti e del 50% sulle spese di presentazione delle domande, misure che danno respiro agli operatori e riqualificano gli spazi urbani – dichiara Alessandro Cavom di Confcommercio Genova. – Inoltre, la semplificazione dell’iter garantirà tempi certi e procedure più snelle. Continueremo a lavorare per un contesto più favorevole, valorizzando il commercio e la ristorazione nella città”.

“L’attesa per le nuove linee guida è servita a garantire un documento chiaro e adatto alle esigenze del settore – dichiara Alessandro Simone, presidente Fiepet Confesercenti Genova –. Abbiamo lavorato per tutelare il decoro urbano senza imporre vincoli eccessivi, bilanciando ordine e flessibilità. Accogliamo con favore anche le misure economiche, essenziali per sostenere la transizione delle attività in un momento in cui ristorazione e accoglienza necessitano di stabilità per investire nel futuro”.

Autore
Genova24

Potrebbero anche piacerti