Dehors, il Comune: “Impossibile evitare gli arretrati per il 2022, possibili dilazioni”
- Postato il 10 luglio 2025
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- Di Genova24
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Genova. “Non essendoci mai stata una delibera che prorogava al 2022 l’esenzione della Cosap per i dehors non emergenziali non è in alcun modo possibile per il Comune di Genova evitare ai commercianti interessati il pagamento degli arretrati, ma saranno possibili dilazioni dei pagamenti per coloro che fossero in difficoltà”.
L’assessora al Commercio del Comune di Genova Tiziana Beghin ha chiarito una volta per tutte il caso della tassa sui dehors in città rispondendo a un’interrogazione di Marco Maesmaker, consigliere del M5s.
In questi giorni sono arrivati i bollettini a titolari di bar e ristoranti con l’invito a regolarizzarsi con il canone per l’occupazione del suolo pubblico relativo all’anno 2022. Beghin ha rivelato che si tratta di 492 posizioni aperte per un ammontare totale di 700mila euro.
“La questione è abbastanza complicata e tutto nasce dal momento Covid quando per far fronte, considerando l’emergenza sanitaria il legislatore ha introdotto tutta una serie di misure straordinarie a sostegno, appunto, degli operatori economici e in particolare quelli della somministrazione. La normativa del tempo aveva previsto l’esenzione del pagamento del canone per l’occupazione del suolo pubblico per le imprese di pubblico esercizio già titolari di concessione e una procedura semplificata per il rilascio di nuove concessioni per le strutture amovibili, anch’essa accompagnata dalla esenzione del canone”.
“Ora – continua Beghin – per compensare i comuni, appunto, dalla riduzione delle entrate era stato costituito uno specifico fondo statale. Tuttavia, mentre la procedura semplificata è stata prorogata nel tempo, l’esenzione del pagamento del canone si è conclusa il marzo 2022. Oltre questo termine, la normativa statale ha demandato alle singole amministrazioni comunali la facoltà di prevedere eventuali ulteriori esenzioni o riduzioni”.
“Ecco – spiega Beghin – la precedente giunta comunale ha adottato una misura di esenzione limitata ai soli dehors emergenziali, ovvero quelli nati durante la pandemia in via straordinaria e non ha riguardato invece i cosiddetti dehors permanenti che hanno beneficiato dell’esenzione. Quindi, non essendo mai stata formalmente approvata una delibera di esenzione per i dehors permanenti per il periodo successivo al 31 marzo 2022, nulla si poteva fare”.
“In assenza di un atto formale non si può considerare giuridicamente valido questo impegno che pure è stato sbandierato a livello mediatico e di fatto l’amministrazione ha dovuto procedere. Dopodiché sono già previste delle dilazioni, ma gli uffici comunali sono a disposizione di quegli esercenti che, se in difficoltà economica, vorranno in qualche modo dilazionare una posizione che, peraltro, come giustamente detto anche da Corte dei Conti, non può essere assolutamente ignorata”, ha concluso l’assessora al Commercio.