Deep fake ad Acri: foto sexy realizzate rubando il volto a minorenni
- Postato il 24 febbraio 2025
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- Di Quotidiano del Sud
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Il Quotidiano del Sud
Deep fake ad Acri: foto sexy realizzate rubando il volto a minorenni
Uso improprio dell’intelligenza artificiale: ad Acri scoppia il caso di deep fake, rubato il volto a centinaia di minorenni per realizzare foto sexy
ACRI – Il caso è scoppiato con il fragore tipico di una deflagrazione. Ed è avvenuto in maniera del tutto casuale. Da qualche giorno Acri fa i conti con l’uso improprio dell’intelligenza artificiale. Che questa non produca soltanto frutti di cui cibarsi è chiaro e il centro presilano lo sta apprendendo sulla sua pelle. Si chiama deep fake l’odioso fenomeno di manomissione di foto innocenti utilizzate per i fini più abietti. L’effetto che se ne ottiene è straordinariamente realistico, al punto che fai fatica a capire quanto quella foto sia vera e quanto sia stata creata artificialmente. A fare le spese di questo perverso uso dell’intelligenza artificiale sono soprattutto ragazze per lo più adolescenti vittime inconsapevoli di un gruppo di coetanei che l’hanno fatta davvero grossa.
Al momento non è possibile circoscrivere il fenomeno perché per davvero non si conosce il numero esatto delle foto che sono circolate attraverso i canali più diversi di ragazze denudate dalle app di intelligenza artificiale. Travalica gli spazi fisici di case, di scuole, per il mare aperto del web. Secondo una stima attendibile, in ogni caso, il numero supererebbe abbondantemente le migliaia e tante sono le ragazze coinvolte, probabilmente molte non sanno di esserlo. La gravità dell’accaduto non può essere derubricato a una bravata e con tutta probabilità solo ora gli artefici di questo obbrobrio digitale stanno toccando con mano la gravità del fenomeno. Gli effetti possono essere devastanti per un’età come l’adolescenza in cui si abbandona il porto sicuro dell’infanzia per affrontare l’età adulta.
Troppe incertezze e una personalità in formazione rendono vulnerabile questo passaggio. Chi si è ritrovato in quelle foto manomesse ha subito uno shock terrificante, con una sensazione di impotenza davanti a un fenomeno nuovo. Solo il calore della famiglia può aiutare in certi casi, magari con l’aiuto di qualche esperto. Nei giorni scorsi la locale caserma dei Carabinieri è stata letteralmente presa d’assalto e le denunce non si contano. L’aspetto penale farà il suo corso, ma c’è tutto il resto. Ci sono le conseguenze di certe azioni e non riguardano soltanto le vittime di questa brutta storia. Le famiglie dei ragazzi che quelle foto hanno manomesso e fatto circolare in molti casi sono ambienti sani che si ritrovano a essere dipinte come ricettacolo di mostri da sbattere in prima pagina. Per non parlare delle conseguenze sul piano più squisitamente pratico.
La scuola come agenzia educativa si sta muovendo, con iniziative volte a sensibilizzare sulla gravità del fenomeno e sull’uso dell’intelligenza artificiale. Non sono mancate le reazioni in città, anche se la tendenza è a non volerne parlare pubblicamente. E’ una situazione troppo delicata. “I comportamenti – ha scritto la Fidapa di Acri – hanno senso e valore. La loro direzione non può prescindere dal rispetto e dignità verso cui vengono rivolte. Ciò che è accaduto non può lasciarci fermi e silenti. La nostra associazione, la cui finalità è la valorizzazione della donna ma in primo luogo della dignità umana, sostiene le vittime di un’ azione che viola la libertà”.
Il Quotidiano del Sud.
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