San Luca, genitori e commissario a confronto: la battaglia per lo stadio
- Postato il 24 febbraio 2025
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- Di Quotidiano del Sud
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Il Quotidiano del Sud
San Luca, genitori e commissario a confronto: la battaglia per lo stadio
Incontro tra genitori dei bambini di San Luca e commissario prefettizio Rosario Fusaro per sbloccare i campetti dello stadio Comunale “Corrado Alvaro”. La struttura riqualificata dal governo e simbolo nel 2017 di rinascita ora al centro di indagini.
SAN LUCA- Un coro unanime di voci innocenti ha risuonato nel pomeriggio di oggi, 24 febbraio 2025, davanti al Palazzo Comunale di San Luca. «Fateci giocare!», hanno esclamato i bambini della scuola calcio dell’ASD San Luca Academy, accompagnati dai loro allenatori, dirigenti e genitori. Una manifestazione pacifica sotto il comune per chiedere poter tornare a giocare. Il sogno questo dei bambini sanluchesi (sono 120 gli iscritti dai 5 ai 12 anni alla scuola calcio di San Luca) che sembra più lontano a causa della complessa vicenda giudiziaria che coinvolge lo stadio comunale Corrado Alvaro.
La struttura sportiva, già negli ultimi due anni al centro di sequestri e dissequestri, da gennaio 2025 è nuovamente sotto sigilli. È infatti ritenuta corpo del reato. Lo stadio è coinvolto nell’indagine che ha portato agli arresti domiciliari l’ex sindaco Bruno Bartolo e l’ex assessore Francesco Cosmo. Ma dopo gli arresti, il tribunale del riesame ha alleggerito le misure cautelari di tutti gli indagati. Solo quello dello stadio è rimasto lo stesso: sequestrato. Un intreccio burocratico e giudiziario che, di fatto, sta colpendo solo i più piccoli abitanti di San Luca. Privando così i bambini di un luogo essenziale, ma soprattutto unico presente nel paese, per la loro crescita sportiva e sociale.
L’INCONTRO DELLA DELEGAZIONE CON IL COMMISSARIO PREFETTIZIO FUSARO E IL SUD COMMISSARIO CALABRÒ
Nel primo pomeriggio, mentre i bambini manifestavano il loro desiderio di tornare a giocare, una delegazione di dirigenti e rappresentanti dei genitori ha incontrato il commissario prefettizio Rosario Fusaro e la sub commissaria Irene Calabrò. L’obiettivo era chiaro: informazioni sulla possibilità di utilizzare i due campetti in erba sintetica adiacenti al campo principale. La scuola di calcio infatti fa uso solo dei campetti e non degli spogliatoi. L’incontro si è concluso ottimismo da parte dei cittadini. «Il commissario ci ha spiegato che i campetti sono già dissequestrati, ma il problema rimane l’accesso all’area dello stadio. Ci ha assicurato che farà tutto il possibile, nel rispetto della legge, per chiedere al giudice di autorizzare l’ingresso dei bambini attraverso un ingresso secondario adiacente ai campetti», hanno spiegato i dirigenti della scuola calcio e i rappresentanti dei genitori al termine della riunione con Fusaro.
LA COMPLESSA VICENDA DELLO STADIO “CORRADO ALVARO” DI SAN LUCA
La vicenda dello stadio però è assai complessa. Il primo sequestro nel settembre 2023 ha riguardato solo gli spogliatoi e i bagni, in quanto gli scarichi dello stadio non erano collegati alla fognatura. Successivamente, lo stadio è stato nuovamente posto sotto sequestro per la mancanza della licenza di agibilità per pubblico spettacolo e altre irregolarità ma fino ad allora i sogni dei bambini non erano stati direttamente colpiti. Con il sequestro di gennaio, invece, l’intera struttura è stata sigillata, bloccando le speranze di molti giovani calciatori.
Lo stadio Corrado Alvaro era stato consegnato alla cittadinanza nell’aprile del 2017, durante una partita inaugurale tra magistrati e cantanti. Un simbolo, era stato definito, di rinascita per San Luca. Era stato ristrutturato con un progetto di riqualificazione importante, che ha visto la luce grazie a un finanziamento giunto dal governo di 946.000 euro, destinati in gran parte al restauro dell’impianto sportivo. L’opera, fortemente voluta dalla Prefettura di Reggio Calabria guidata all’epoca dal prefetto Michele di Bari, era avvenuta durante il mandato del Commissario Prefettizio Salvatore Gullì, dipendente della prefettura di Reggio Calabria.
Il tutto era stato reso possibile dalla collaborazione tra il Dipartimento per le Pari Opportunità, il Consiglio Superiore della Magistratura, la Prefettura di Reggio Calabria, il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche e il mondo della scuola. L’inaugurazione era avvenuta il 21 aprile 2017 durante una partita di calcio tra Nazionale Cantanti e nazionale Magistrati, alla presenza della Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi che aveva seguito il progetto.
LA RIQUALIFICA EFFETTUATA DAL GOVERNO NEL 2017 E LA SCOPERTA DEI CARABINIERI DELLA NON AGIBILITÀ NEL 2023
Nel 2017 gli esponenti del governo avevano definito lo stadio dopo i lavori “un gioiellino” . La popolazione aveva accolto con entusiasmo la struttura, consapevole della sua unicità: a San Luca, il Corrado Alvaro è,infatti, l’unica struttura sportiva esistente. Negare ai bambini l’accesso significa privarli di una passione e lasciarli senza alternative, in un paese dove le opzioni per l’intrattenimento giovanile non ci sono.
Quel “gioiellino” però grazie alle indagini dei carabinieri nel 2023 si è mostrato non a norma. Non da ora, ma forse da sempre. E l’assurdità è che per molti anni il comune di San Luca è stato gestito da commissari prefettizi e commissioni straordinarie, e un decennio anche dai sindaci. Nonostante ciò, però, nessuno sembra essersi accorto dell’assenza della licenza di agibilità per pubblico spettacolo e lo stadio di stagione in stagione è stato comunque consegnato dal comune alle società calcistiche di San Luca.
Non è chiaro perché nonostante i lavori di riqualifica del 2017 abbiano interessato anche gli spogliatoi questi non siano stati resi idonei. Con lo scarico fognario e con la creazione di un servizio igienico per i disabili all’interno dello spogliatoio. Non si capisce come per decenni lo stadio sia stato consegnato dal comune, guidato da sindaci e commissari prefettizi, senza l’agibilità per eventi pubblici.
LA SPERANZA DI UNA SOLUZIONE PER LO STADIO COMUNALE DI SAN LUCA
La speranza dei bambini passa nelle mani dell’autorità giudiziaria, l’unica che potrà concedere il via libera per la ripresa degli allenamenti. Nel frattempo, i piccoli calciatori in erba hanno accolto con entusiasmo la speranza di poter tornare a sognare con un pallone tra i piedi. I rappresentanti dell’ASD San Luca Accademy invece si sono detti soddisfatti dell’atteggiamento disponibile e collaborativo mantenuto dal commissario prefettizio Fusaro. E, si è adesso certi il prefettizio ha fatto e sta facendo quando possibile per consegnare lo stadio al paese. . Proprio per rendere ciò possibile il comune si era attivato per svolgere i lavori necessari per ottenere l’agibilità ai pubblici eventi ma anche questi sono stati bloccati dal sequestro della struttura.
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San Luca, genitori e commissario a confronto: la battaglia per lo stadio