Dall’Ucraina all’Iran: Rubio e Witkoff in missione a Parigi. Attacchi russi a Odessa e Kherson

  • Postato il 16 aprile 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Una missione in Francia per affrontare il nodo Ucraina, con un focus su un più ampio coordinamento transatlantico. Ma anche l’Iran e il suo programma nucleare così come la minaccia posta da Teheran in Medioriente. Il segretario di stato Marco Rubio e l’inviato di Trump Steve Witkoff arrivano a Parigi dal 16 al 18 aprile: Witkoff avrà un incontro con il capo dell’Eliseo Emmanuel Macron mentre Rubio si siederà al tavolo con il ministro degli Esteri di Parigi Jean-Noel Barrot. Successivamente, Rubio partirà per l’Africa. Si tratta della prima visita in Francia di inviati americani da quando, a febbraio, il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance ha partecipato a un summit sull’intelligenza artificiale a Parigi. Il dipartimento di Stato americano ha fatto sapere che Rubio e Witkoff avranno “colloqui con le controparti europee al fine di promuovere l’obiettivo del Presidente Trump di porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina e fermare lo spargimento di sangue”. A Parigi, inoltre – si apprende da una dichiarazione del Dipartimento – “si discuterà anche di come far progredire gli interessi comuni nella regione”.

L’incontro di Macron con Witkoff arriva solo pochi giorni dopo quello dell’inviato di Washington con il presidente russo Vladimir Putin a San Pietroburgo per discutere di un possibile cessate il fuoco in Ucraina dopo lo stallo dei colloqui tra Russia e Stati Uniti. Il tentativo sarà proprio quello di cercare di avvicinare due visioni e prospettive che appaiono lontane. Per Macron la ‘soluzione’ sta nel fornire a Kiev le garanzie di sicurezza tanto richieste dal presidente Volodymyr Zelensky inviando una ‘forza di rassicurazione’ in Ucraina, ovvero peacekeeper che monitorerebbero il rispetto del cessate il fuoco quando e se un accordo per la fine delle ostilità venisse raggiunto. Per Witkoff, sondare con Macron quanto Kiev sarebbe disposta a cedere. Perché l’inviato di Trump, con Putin, ha parlato di un accordo incentrato sullo status dei “cinque territori”, come ha spiegato Witkoff a Fox News. Atteso in visita in Russia, invece, l’emiro del Qatar, Tamim Al Thani, per i colloqui con Putin sempre sul conflitto a Kiev. “Certo – ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Interfax – uno scambio di opinioni tra Putin e l’emiro del Qatar sugli affari ucraini sarà obbligatorio. Ci sarà anche uno scambio di opinioni sugli affari regionali”. In precedenza i media russi avevano detto che l’emiro del Qatar è atteso in visita in Russia domani, 17 aprile.

I negoziati sulle risorse minerarie – Intanto, sul fronte ucraino, la vice premier Yulia Sviridenko conferma gli “sviluppi significativi” nei negoziati con gli Stati Uniti su un accordo “di partenariato economico” per lo sfruttamento delle risorse minerarie del Paese e “l’istituzione di un fondo di investimento per la ricostruzione“. Le delegazioni dei due Paesi “stanno lavorando a stretto contatto per arrivare all’accordo. Ci sono stati progressi significativi sono state apportate le giuste modifiche alla bozza di accordo grazie ai negoziatori di entrambi i Paesi” e “molto è già stato fatto”, ha aggiunto in un post su Facebook, anticipando “la formalizzazione dell’intesa nel prossimo futuro”. “I nostri team tecnici – ha detto Sviridenko in una serie di post su X – hanno lavorato molto a fondo insieme sull’accordo e ci sono stati progressi significativi. Il nostro staff legale ha modificato diversi punti all’interno della bozza di accordo”, ha proseguito. “Grazie ai negoziatori di entrambe le squadre. Abbiamo ora concordato con la parte americana di registrare questo progresso nel relativo memorandum d’intenti. Ci stiamo preparando a completare la formalizzazione dell’accordo nel prossimo futuro”, ha riferito ancora. La vicepremier e ministra dell’Economia ha precisato che “le squadre continueranno a lavorare su punti specifici dell’accordo”. “Molto è già stato elaborato e la qualità complessiva dell’accordo dovrebbe essere elevata”, ha proseguito, sottolineando che “l’accordo sarà soggetto a ratifica da parte della Verkhovna Rada (il Parlamento, ndr)” e a suo dire “creerà opportunità di investimento e sviluppo in Ucraina e stabilirà le condizioni per una crescita economica tangibile sia per l’Ucraina che per gli Stati Uniti”.

La guerra – Nel frattempo continuano gli attacchi russi. Nella notte è stata attaccata Odessa, nell’Ucraina meridionale, con droni da combattimento. Danneggiate una scuola, una chiesa e alcune abitazioni. Secondo quanto riferito dall’amministratore militare regionale Oleh Kiper su Telegram, sono stati colpiti diversi edifici residenziali, e in uno di questi è scoppiato un incendio. “Le informazioni sulle possibili vittime devono ancora essere chiarite”, ha scritto Kiper. Anche i magazzini del porto sono stati danneggiati, ha affermato il sindaco Hennady Trukhanov. Anche a Kiev e in altre città ucraine hanno suonato le sirene antiaeree. Secondo i rapporti della difesa aerea, grandi sciami di droni sono entrati nello spazio aereo ucraino. Bombe plananti e colpi di artiglieria russi hanno inoltre preso di mira la città di Kherson, nel sud, uccidendo una persona e ferendone altre cinque. Quando le squadre di soccorso sono arrivate sul posto, le forze russe hanno lanciato una raffica di artiglieria, ha affermato il capo della regione, Oleksandr Prokudin. “Questa è una tattica deliberata della Russia per ostacolare il soccorso dei feriti e danneggiare medici, soccorritori e polizia”, ha detto. Il raid ha danneggiato un impianto sportivo, un supermercato, edifici residenziali e veicoli civili.

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