Dalla terra alla rinascita: il cammino della Fondazione Cotarella accanto ai giovani

di Dominga Cotarella, presidente Fondazione Cotarella partner di Top Graduate 

Nata nel 2021, Fondazione Cotarella rappresenta il naturale proseguimento di una storia, quella della famiglia Cotarella, radicata nella terra e nella cultura enogastronomica. Da qui prende forma una visione concreta e quanto mai attuale: promuovere stili di vita sani, accompagnare i giovani in percorsi di consapevolezza legati al cibo, e sostenere chi affronta la fragilità – in particolare i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione – con progetti che coniugano educazione, ricerca, inclusione e innovazione sociale.

La fondazione nasce a seguito di un’esperienza personale che ha portato Dominga, Enrica e Marta Cotarella a chiedersi: come possiamo prenderci concretamente cura delle persone? Per rispondere, hanno voluto mettere insieme tre ambiti essenziali, quali l’alimentazione, la salute e la comunità, con un approccio integrato che ha al centro il benessere fisico, psicologico e relazionale delle persone, con particolare attenzione ai giovani.

Le iniziative

L’impegno di Fondazione Cotarella – basato su ascolto consapevole, empatia e alleanze per le progettualità – si traduce, così, in iniziative concrete di formazione per i ragazzi, laboratori esperienziali, attività e spazi di confronto, anche nelle scuole, che aiutano la consapevolezza, creano legami e aprono a nuove possibilità. Fondazione ha sviluppato, nel tempo, modelli d’intervento innovativi, che vedono la collaborazione tra famiglie, istituzioni, imprese e terzo settore. Ogni iniziativa è ispirata da una visione olistica del benessere, in cui alimentazione, ambiente e relazioni umane sono leve strategiche per uno sviluppo sempre più sostenibile e inclusivo.

In un’epoca complessa e spesso disconnessa, Fondazione Cotarella, punta a essere uno spazio di incontro e rigenerazione, dove ritrovare l’equilibrio tra ciò che siamo, ciò che mangiamo e il mondo che ci circonda.

Le strutture operative

La fondazione ha la sua sede nella Tuscia umbra, in quel lembo al confine con la Toscana e il Lazio, in cui le tradizioni si sentono ancora forti e il cibo è cultura. Anche per questo il radicamento sul territorio di Fondazione Cotarella è molto forte. Ed è da qui che essa parte per operare su scala nazionale, grazie a una rete di partner, volontari e sostenitori, con cui condivide l’obiettivo di costruire un ecosistema di responsabilità diffusa, capace di trasformare la cultura del cibo in strumenti di coesione, sviluppo del territorio e tutela delle fragilità.

In Umbria sono due le strutture operative principali di Fondazione Cotarella: il centro di ascolto, aperto nel 2023 nel centro storico di Orvieto, in provincia di Terni, e Verdeluce, immersa nelle campagne umbre, in un contesto naturale protetto e rigenerante.

Il centro di Ascolto nasce con l’obiettivo di offrire ai giovani, alle loro famiglie così come ad amici ed educatori, uno spazio sicuro, dove iniziare a prendersi cura di sé, un primo punto di contatto per chi vive un momento difficile di fragilità. Qui, esperti qualificati sono a disposizione, gratuitamente, per fornire informazioni e indirizzare verso il percorso più adeguato nei centri specializzati.

Verdeluce

Verdeluce, invece, è il centro della Fondazione Cotarella dedicato all’accompagnamento e alla riabilitazione sociale di giovani che hanno vissuto l’esperienza di un disturbo della nutrizione e dell’alimentazione, spazio di transizione e rinascita, dove la persona può riconquistare, in modo graduale e guidato, un equilibrio tra corpo, mente e relazioni. Verdeluce accoglie persone al termine del percorso clinico, offrendo loro un ambiente sicuro, non medicalizzato, strutturato per sostenere il ritorno alla vita quotidiana attraverso attività esperienziali, educative e relazionali, secondo un modello innovativo di accoglienza e reinserimento.

La fondazione, tuttavia, opera anche nelle scuole di ogni ordine e grado con attività rivolte sia agli studenti che agli insegnanti. Se, da un lato, essa cerca di portare consapevolezza nell’approccio al cibo e negli stili di vita dei bambini e dei ragazzi, dall’altro, intende fornire agli educatori gli strumenti concreti di prevenzione e supporto a chi, tra i giovani, vive un momento di fragilità nel rapporto con il cibo e con se stesso.

I valori fondanti

Significativo è anche il rapporto tra Fondazione Cotarella e alcuni dei più importanti chef italiani, stellati e non, che ne hanno condiviso gli obiettivi, mettendo a disposizione della fondazione e dei suoi ragazzi la propria esperienza in cucina, attraverso laboratori didattici, aperitivi, incontri, tutti caratterizzati da grande spessore umano.

Quello che, all’inizio, sembrava un sogno ambizioso è diventato, oggi, una realtà profondamente concreta, fondata su valori condivisi quali: l’amore per la terra e il territorio, intesi come radice culturale e risorsa da valorizzare grazie a modelli di sviluppo sostenibili; l’ascolto, per accogliere le fragilità senza giudizio, generando fiducia e prossimità tra le persone e, quindi, l’inclusione, contribuendo a costruire comunità in cui nessuno si senta solo.

Tra i valori fondanti vi è la trasparenza, alla base della creazione dei progetti, nell’uso delle risorse, nella comunicazione dei risultati e nella coerenza tra valori e azioni, la responsabilità sociale, il rispetto del cibo come elemento di cultura e di cura.

 

L’articolo Dalla terra alla rinascita: il cammino della Fondazione Cotarella accanto ai giovani è tratto da Forbes Italia.

Autore
Forbes Italia

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