Dalla terra alla rinascita: il cammino della Fondazione Cotarella accanto ai giovani
- Postato il 28 luglio 2025
- Responsibility
- Di Forbes Italia
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di Dominga Cotarella, presidente Fondazione Cotarella partner di Top Graduate
Nata nel 2021, Fondazione Cotarella rappresenta il naturale proseguimento di una storia, quella della famiglia Cotarella, radicata nella terra e nella cultura enogastronomica. Da qui prende forma una visione concreta e quanto mai attuale: promuovere stili di vita sani, accompagnare i giovani in percorsi di consapevolezza legati al cibo, e sostenere chi affronta la fragilità – in particolare i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione – con progetti che coniugano educazione, ricerca, inclusione e innovazione sociale.
La fondazione nasce a seguito di un’esperienza personale che ha portato Dominga, Enrica e Marta Cotarella a chiedersi: come possiamo prenderci concretamente cura delle persone? Per rispondere, hanno voluto mettere insieme tre ambiti essenziali, quali l’alimentazione, la salute e la comunità, con un approccio integrato che ha al centro il benessere fisico, psicologico e relazionale delle persone, con particolare attenzione ai giovani.
Le iniziative
L’impegno di Fondazione Cotarella – basato su ascolto consapevole, empatia e alleanze per le progettualità – si traduce, così, in iniziative concrete di formazione per i ragazzi, laboratori esperienziali, attività e spazi di confronto, anche nelle scuole, che aiutano la consapevolezza, creano legami e aprono a nuove possibilità. Fondazione ha sviluppato, nel tempo, modelli d’intervento innovativi, che vedono la collaborazione tra famiglie, istituzioni, imprese e terzo settore. Ogni iniziativa è ispirata da una visione olistica del benessere, in cui alimentazione, ambiente e relazioni umane sono leve strategiche per uno sviluppo sempre più sostenibile e inclusivo.
In un’epoca complessa e spesso disconnessa, Fondazione Cotarella, punta a essere uno spazio di incontro e rigenerazione, dove ritrovare l’equilibrio tra ciò che siamo, ciò che mangiamo e il mondo che ci circonda.
Le strutture operative
La fondazione ha la sua sede nella Tuscia umbra, in quel lembo al confine con la Toscana e il Lazio, in cui le tradizioni si sentono ancora forti e il cibo è cultura. Anche per questo il radicamento sul territorio di Fondazione Cotarella è molto forte. Ed è da qui che essa parte per operare su scala nazionale, grazie a una rete di partner, volontari e sostenitori, con cui condivide l’obiettivo di costruire un ecosistema di responsabilità diffusa, capace di trasformare la cultura del cibo in strumenti di coesione, sviluppo del territorio e tutela delle fragilità.
In Umbria sono due le strutture operative principali di Fondazione Cotarella: il centro di ascolto, aperto nel 2023 nel centro storico di Orvieto, in provincia di Terni, e Verdeluce, immersa nelle campagne umbre, in un contesto naturale protetto e rigenerante.
Il centro di Ascolto nasce con l’obiettivo di offrire ai giovani, alle loro famiglie così come ad amici ed educatori, uno spazio sicuro, dove iniziare a prendersi cura di sé, un primo punto di contatto per chi vive un momento difficile di fragilità. Qui, esperti qualificati sono a disposizione, gratuitamente, per fornire informazioni e indirizzare verso il percorso più adeguato nei centri specializzati.
Verdeluce
Verdeluce, invece, è il centro della Fondazione Cotarella dedicato all’accompagnamento e alla riabilitazione sociale di giovani che hanno vissuto l’esperienza di un disturbo della nutrizione e dell’alimentazione, spazio di transizione e rinascita, dove la persona può riconquistare, in modo graduale e guidato, un equilibrio tra corpo, mente e relazioni. Verdeluce accoglie persone al termine del percorso clinico, offrendo loro un ambiente sicuro, non medicalizzato, strutturato per sostenere il ritorno alla vita quotidiana attraverso attività esperienziali, educative e relazionali, secondo un modello innovativo di accoglienza e reinserimento.
La fondazione, tuttavia, opera anche nelle scuole di ogni ordine e grado con attività rivolte sia agli studenti che agli insegnanti. Se, da un lato, essa cerca di portare consapevolezza nell’approccio al cibo e negli stili di vita dei bambini e dei ragazzi, dall’altro, intende fornire agli educatori gli strumenti concreti di prevenzione e supporto a chi, tra i giovani, vive un momento di fragilità nel rapporto con il cibo e con se stesso.
I valori fondanti
Significativo è anche il rapporto tra Fondazione Cotarella e alcuni dei più importanti chef italiani, stellati e non, che ne hanno condiviso gli obiettivi, mettendo a disposizione della fondazione e dei suoi ragazzi la propria esperienza in cucina, attraverso laboratori didattici, aperitivi, incontri, tutti caratterizzati da grande spessore umano.
Quello che, all’inizio, sembrava un sogno ambizioso è diventato, oggi, una realtà profondamente concreta, fondata su valori condivisi quali: l’amore per la terra e il territorio, intesi come radice culturale e risorsa da valorizzare grazie a modelli di sviluppo sostenibili; l’ascolto, per accogliere le fragilità senza giudizio, generando fiducia e prossimità tra le persone e, quindi, l’inclusione, contribuendo a costruire comunità in cui nessuno si senta solo.
Tra i valori fondanti vi è la trasparenza, alla base della creazione dei progetti, nell’uso delle risorse, nella comunicazione dei risultati e nella coerenza tra valori e azioni, la responsabilità sociale, il rispetto del cibo come elemento di cultura e di cura.
L’articolo Dalla terra alla rinascita: il cammino della Fondazione Cotarella accanto ai giovani è tratto da Forbes Italia.