Dal cancro a eroina della Germania, la parabola di Berger

  • Postato il 20 luglio 2025
  • Sport
  • Di Agi.it
  • 1 Visualizzazioni
Dal cancro a eroina della Germania, la parabola di Berger

AGI - "Tutto ciò che abbiamo è adesso": questo tatuaggio sul collo del portiere della Germania femminile Ann-Katrin Berger nasconde una cicatrice per le cure da un tumore alla tiroide e sintetizza bene la parabola che l'ha portata a guarire dal cancro fino a proiettarla a eroina della qualificazione tedesca nell'epica semifinale degli Europei a Basilea.

 

La 34enne che gioca negli Usa con il Gotham FC ha salvato con ben nove parate le compagne ridotte in 10 dal 13mo minuto per l'espulsione di Kathrin Hendrich, compresa una incredibile all'indietro su un quasi autogol di testa della compagna Janina Minge. Poi, dopo l'1-1 dei tempi regolamentari e dei supplementari, ai rigori ha regalato la vittoria alla Germania segnando il suo tiro dal dischetto e parandone altri due, il primo e l'ultimo decisivo salvato in tuffo su Alice Sombath per il 6-5 finale. Agli Europei del 2022 Berger faceva parte della spedizione tedesca ma in quell'occasione le fu diagnosticata una recidiva del cancro alla tiroide per cui si era curata quattro anni prima. Ora, perfettamente guarita e in grande forma, all'età di 34 anni e 269 giorni è diventata la giocatrice più anziana a esordire in un Europeo quando è scesa in campo nella prima partita contro la Polonia.

 

"Non sono una persona emotiva", ha spiegato al termine della s la giocatrice tedesca, fidanzata con la collega Jess Carter, difensore dell'Inghilterra, "sono orgogliosa di essere qui e tutto quello che era accaduto nel 2020 appartiene al passato".

 

Poi si è schermita sul fatto di essere stata indicata come la migliore in campo: "Il merito va alla squadra, non a me, i rigori sono stati decisivi ma tutta la nostra partita è stata incredibile". "Ann-Katrin ha avuto esperienze estreme", ha detto dell'ex Birmingham City e Chelsea il ct tedesco Chtistian Wuck, "questo è il tratto più importante del suo carattere. La sua fede e il suo percorso ne hanno fatto una persona paziente e questa pazienza e questa calma le ha trasmesse alla squadra". 

Continua a leggere...

Autore
Agi.it

Potrebbero anche piacerti