Da Trump a Zelensky, le prime reazioni alla nomina di Papa Leone XIV
- Postato il 8 maggio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Da Trump a Zelensky, le prime reazioni alla nomina di Papa Leone XIV
Da Trump a Zelensky, le prime reazioni alla nomina di Robert Prevost a nuovo Papa Leone XIV. Congratulazioni e messaggi di speranza
“Non vedo l’ora d’incontrare Papa Leone XIV. Sarà un momento molto significativo”. Lo ha dichiarato il presidente americano Donald Trump in un post su Truth Social, pochi minuti dopo la nomina di Robert Prevost come primo pontefice statunitense. Accanto a Trump, numerose le reazioni alla nomina del nuovo Papa.
Tra queste anche il messaggio su X del primo ministro ungherese Viktor Orban: “Habemus Papam! Una nuova speranza. Dio benedica Papa Leone XIV”. Sempre su X anche il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez: “Congratulazioni a tutta la Chiesa cattolica per l’elezione del nuovo Papa Leone XIV. Possa il suo pontificato contribuire a rafforzare il dialogo e la difesa dei diritti umani in un mondo bisognoso di speranza e di unità”.
Anche da parte del cancelliere tedesco Friedrich Merz arrivano le congratulazioni a Papa Leone XIV: “Attraverso il suo ufficio, lei sta dando speranza e guida a milioni di credenti in tutto il mondo in questi tempi difficili”. Più significativo il messaggio su X del premier polacco Andrzej Duda: “Questo è un momento profondamente toccante per la comunità della Chiesa cattolica e per il mondo intero. In Polonia, lo stiamo vivendo con grande emozione e speranza, come nazione che, come ci ha ricordato San Giovanni Paolo II, nel corso di mille anni della sua storia è stata legata alla Chiesa di Cristo e alla Sede di Roma da uno speciale vincolo di unità spirituale”.
Duda si è poi rivolto direttamente al nuovo Pontefice: “La prego di accettare la disponibilità della Polonia a rafforzare ulteriormente questi legami unici, nel nome dei valori condivisi, della responsabilità per il bene comune e del rafforzamento della pace nel mondo. Che Dio guidi Vostra Santità sul cammino di questa grande missione”.
Il nuovo Pontefice “dovrebbe difendere i migranti umiliati negli Stati Uniti”. Una riflessione e un buon auspicio che arriva dal presidente della Colombia Gustavo Petro su ‘X’. “Il nuovo Papa, Leone XIV, è più di un semplice americano. I suoi antenati più prossimi sono latini: spagnoli e francesi, e ha vissuto per quarant’anni nella nostra America Latina, in Perù”, ha scritto Petro. “Spero che diventi un grande leader per i popoli migranti di tutto il mondo e che sostenga i nostri fratelli e sorelle migranti latinoamericani, umiliati oggi negli Stati Uniti”, ha proseguito.
“Che ci aiuti a costruire la grande forza dell’umanità che difende la vita e sconfigge l’avidità che ha causato la crisi climatica e l’estinzione di tutti gli esseri viventi. Chicago è una grande città operaia e progressista degli Stati Uniti. Sono fiducioso”, ha concluso citando la città dove è nato Prevost.
Era forse il più atteso e non ha tardato ad arrivare: il messaggio del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky: “L’Ucraina apprezza molto la posizione la posizione coerente della Santa Sede nel sostenere il diritto internazionale, condannare l’aggressione militare della Federazione russa contro l’Ucraina e proteggere i diritti dei civili innocenti – scrive in un post su X – In questo momento decisivo per il nostro Paese, confidiamo nel continuo sostegno morale e spirituale del Vaticano nel lavoro dell’Ucraina per ripristinare la giustizia e avere una pace duratura”.
“Auguro a Sua Santità Leone XIV saggezza, ispirazione e forza, sia spirituale che fisica, nel portare avanti la sua missione nobile. Ad multos annos!”, conclude.
Intanto negli States qualcuno storce il naso. Nella diretta in occasione della nomina del nuovo pontefice, il New York Times ha sottolineato che “Leone XIV, sebbene nato negli Stati Uniti, ha parlato in italiano e spagnolo ma non in inglese”.
Il nuovo Pontefice è un “uomo di Dio meraviglioso, gentile e profondo”. Così l’arcivescovo di Filadelfia Nelson Jesus Pérez ha descritto Leone XIV parlando alla Nbc. Robert Francis Prevost è stato “un grande dono per la Chiesa e per il mondo”, ha aggiunto l’arcivescovo di Filadelfia.
Il Quotidiano del Sud.
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