“Da bambino non camminavo per il morbo di Perthes. Non ho foto con le gambine bloccate, mamma ha buttato via tutto per lo choc”: parla Filippo Bisciglia

  • Postato il 28 ottobre 2025
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Filippo Bisciglia non è solo il conduttore storico di “Temptation Island”, uno dei programmi di punta di Canale 5, ma sarà anche tra i protagonisti del game show “The Traitors Italia“, condotto da Alessia Marcuzzi e disponibile su Prime dal 30 ottobre.

In una intervista a Vanity Fair il conduttore ha rivelato un aspetto privato della sua infanzia: “Da bambino non potevo camminare perché avevo il morbo di Perthes. Quando vieni da un’esperienza così traumatizzante, o ti nascondi o fai di tutto per metterti in mostra. Dopo essere stato fermo tanti anni ho cercato di dimostrare, prima a me stesso e poi agli altri, di essere qualcuno che valeva la pena vedere: penso che sia partito tutto da lì. Ho però anche i momenti in cui mi chiudo e voglio stare da solo”.

E ancora: “Una volta guarito, dopo due anni, sapevo che il problema era risolto. È come se quella fase della mia vita non fosse esistita: mia madre, per dire, ha voluto eliminare qualsiasi tipo di ricordo di quegli anni. Non ho una foto in cui ho le gambine bloccate, solo una in cui si vedono le gambe incastrate nei ferri. Mamma ha buttato tutto, è stato uno shock per la mia famiglia”.

Poi la confessione: “Quando ho scoperto che mia madre stava male: lì mi si è bloccato il cervello e ho capito che avrei dovuto smetterla di fare il cazzone e di pensare alle cose serie. Ricordo di aver guardato il cielo e aver detto: toglimi tutto, le serate, la macchina, i soldi, la popolarità, ma lasciami mia madre. Era come se mi fossi reso conto che le cose superficiali non servono a niente se non hai vicino le persone che ami”.

Bocche cucite sulla fina della storia sentimentale con Pamela Camassa: “Non dirò mai niente su questo e non andrò mai da nessuna parte a parlarne: è una promessa”.

Che cos’è la malattia di Perthes

La malattia di Perthes è una rara condizione infantile che colpisce l’anca ed è nota anche come Legg-Calvé-Perthes, dal nome dei tre medici che hanno descritto per primi la condizione. Si verifica quando l’apporto di sangue alla testa del femore è temporaneamente interrotto. Senza un adeguato apporto di sangue, le cellule ossee muoiono con un processo chiamato necrosi avascolare. Il Perthes è in realtà un processo complesso, composto da fasi, che può durare diversi anni. Man mano che la condizione progredisce, l’osso indebolito della testa del femore inizia gradualmente a rompersi. Nel tempo, l’apporto di sangue alla testa del femore ritorna e l’osso inizia a ricrescere. (dal sito dell’Ospedale Bambino Gesù)

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