Crollo palma, la controlettera degli ambientalisti: “Piciocchi offensivo, da noi proposte per tutelare l’incolumità pubblica”

  • Postato il 16 marzo 2025
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  • Di Genova24
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Generico novembre 2023

Genova. Riceviamo e pubblichiamo da Italia Nostra Genova, Wwf Genova, Ecoistituto Reggio Emilia e Genova, e da Nuova Ecologia, una risposta alla lettera firmata dal vicesindaco reggente Pietro Piciocchi e pubblicata dal SecoloXIX.

Caro Direttore,
Queste righe non possono non avere come irrinunciabile premessa le condoglianze più sincere e sentite alla famiglia e agli amici di Francesca Testino.

Leggiamo con sconcerto la grave dichiarazione del vicesindaco reggente della nostra città che definisce la tragedia di piazza Paolo da Novi “praticamente inevitabile” per colpa del “fanatismo verde”, chiamando quindi in causa cittadini e associazioni ambientaliste che da anni chiedono trasparenza e partecipazione nella gestione e nella cura del patrimonio verde urbano.

Ancora una volta chi dimostra arroganza è la classe dirigente di questa città, che oppone il “progresso” delle infrastrutture e dei supermercati alla cura del verde.

Gli alberi, oltre a essere organismi viventi, svolgono funzioni ecosistemiche indispensabili per il mantenimento del benessere fisico e psicologico degli abitanti delle città, di oggi e di domani, e per questo costituiscono un patrimonio da tutelare e curare, prima di dover decidere di abbattere; per questo l’amministrazione deve disporre le risorse finanziarie e umane occorrenti, risorse che da tempo sono negate, come dimostra lo stato di manutenzione del verde urbano, come pure di strade e piazze, da tempo al di sotto dei livelli minimi di decenza.

Il “buon senso” di un amministratore si misura anche dalla capacità di ascolto e di confronto con chi, come le associazioni ambientaliste, offre in maniera non ideologica ma pragmatica e competente opinioni e proposte; nello specifico per una azione concertata di gestione del patrimonio verde urbano. Che non può escludere le necessità di abbattimento ma deve prevedere tutte le azioni possibili di salvaguardia.

E sono proprio le azioni di salvaguardia chieste a gran voce dagli “ambientalisti” a essere spesso rigettate con un atteggiamento sprezzante da questa amministrazione, che nella cura del verde non sembra conoscere vie di mezzo tra il non fare nulla per anni e il procedere a tagli d’urgenza quando poi il crollo sembra imminente.

Per mettere in sicurezza questa palma si sarebbero potute individuare per tempo soluzioni tecniche adeguate che avrebbero tutelato in primis l’incolumità pubblica e poi la palma stessa, come suggerito e richiesto proprio dagli “ambientalisti” per altri esemplari, con ripetute segnalazioni. Invece l’amministrazione ha scelto di limitarsi a osservare e aspettare.

Pertanto è davvero sconcertante leggere gli insulti rivolti a cittadini e associazioni, definiti estremisti, arroganti, saccenti.

Così come è priva di senso l’affermazione che la politica si sia messa all’inseguimento di “questi signori”; sappiamo tutti che le decisioni relative agli abbattimenti vengono prese da Aster sulla base di protocolli che l’amministrazione si è data e non vengono minimamente influenzate dai movimenti di cittadini, come il caso dei pini di Brignole ha dimostrato; ricordiamo che in questo caso non era stata neppure accettata la proposta di dilazione di una decina di giorni per consentire anche una valutazione “conservativa” offerta gratuitamente al Comune dalle associazioni.

Invitiamo il vice sindaco reggente a scusarsi per questa lettera offensiva di larga parte della cittadinanza, auspicando che questa tragedia possa al contrario aiutare a ripensare il rapporto tra amministrazione, gestori del verde ed associazioni ambientaliste.

Italia Nostra Genova
Wwf Genova
Ecoistituto Reggio Emilia e Genova
Nuova Ecologia

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Genova24

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