Crisi idrica lucana: piogge addio, in cinque anni calo del 30%
- Postato il 3 novembre 2025
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 - Di Quotidiano del Sud
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                                                                            Il Quotidiano del Sud
Crisi idrica lucana: piogge addio, in cinque anni calo del 30%

Piogge in calo, manca anche la neve, mentre in Basilicata la dispersione è record e la crisi idrica aumenta
In Basilicata piove sempre meno e a dirlo sono anche i dati del Centro funzionale decentrato della Protezione Civile regionale. Cinque stazioni pluviometriche distribuite su tutto il territorio della regione fotografano il calo quinquennale che ha portato alla grande emergenza di questi giorni e alla situazione degli invasi mai così vuoti.
IL CALO DEI FENOMENI PIOVOSI
A Potenza nel 2020 sono caduti 759 millimetri di pioggia: nel 2024 invece 622. A Matera si è passati dai 599 millimetri caduti nel 2020 ai 324 dell’anno scorso. Un trend di decremento che nel corso dell’ultimo quinquennio si è inasprito. Solo Lagonegro – stazione considerata tra le più piovose – si mantiene in sostanziale equilibrio: nel 2020 è stata registrata la caduta abbondante di 1510 millimetri, che sono diventati 1569 nel 2024.
Ad Abriola i 1319 millimetri di cinque anni fa sono invece diventati poco più di mille l’anno scorso. E così a Stigliano, dove si è passati da 761 millimetri ai 678 di un anno fa. Il segno meno per le piogge in Basilicata si registra anche guardando le serie storiche dell’Istat, dove la precipitazione totale annua del capoluogo lucano dal 2006 ad oggi sono state inferiori al dato del 2024 solo quattro volte. Negli ultimi cinque anni il deficit pluviometrico della Basilicata ha sfiorato il 30%.
L’anno scorso, in particolare, il calo di fenomeni piovosi in regione si è assestato sul 20% rispetto all’anno precedente, (un dato rilevante perché il 2024 è considerato a livello nazionale un anno molto piovoso caratterizzato da da un surplus di precipitazione in molte regioni), secondo quanto rilevato dal Bigbang, il modello nazionale di bilancio idrologico di Ispra che fornisce il quadro quantitativo sulla risorsa idrica dal 1951 in poi. La Basilicata non è sola in questo calvario: è tutto il sud a patire la carenza di precipitazioni in maniera severa.
CRISI IDRICA: CALO DELLE PIOGGE E RISERVE PIU’ SCARSE DI SEMPRE IN BASILICATA
«La Basilicata – se legge in una nota dell’Anbi – è una regione che ha assoluto bisogno di un autunno piovoso: le riserve attualmente accumulate sono le più scarse di sempre in questa stagione». Ma non sono solo i rubinetti a soffrire: gli effetti del calo di precipitazioni hanno conseguenze dirette anche sull’irrigazione: in particolare l’anno scorso le ripercussioni sono state intense in alcuni comuni del materano, dove, secondo le stime dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (l’ISMEA), si sono registrati cali della produzione superiori anche al 70 per cento rispetto alle annate ordinarie. A questo dato si aggancia la scarsità di neve che imbianca l’Appennino Lucano, come certificato dalla Fondazione CIMA, e la conseguente assenza di ricarica delle sorgenti che incide sull’architettura idrica regionale.
Infatti, le sorgenti lucane, che in passato garantivano il 60% del fabbisogno idropotabile, oggi coprono il 30%. La portata di sorgenti e pozzi che alimentano lo schema idrico Basento-Camastra ha avuto un calo nella media 2018-2024 da 554 litri-secondo a 531, secondo l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale. Lo scacco matto si completa con la dispersione. Per l’Istat la Basilicata ha il più alto tasso di dispersione idrica. A causa di condutture vecchie, il 65,5% (media nazionale è del 42) per dell’acqua destinata all’uso agricolo, domestico e industriale si perde per mille rivoli. Potenza detiene il record italiano di dispersione dell’acqua, con una soglia del 71%. In tutto questo si attende la prossima pioggia: evento per il quale bisognerà attendere almeno una settimana.
Il Quotidiano del Sud.
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