Crisi Fiorentina, Stefano Fiore in esclusiva: "Mercato sbagliato ma ora il problema è psicologico"
- Postato il 10 dicembre 2025
- Di Virgilio.it
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Dopo quattordici giornate di campionato giocate, ormai più di un terzo di quelle da disputare, la Fiorentina è ancora l’unica squadra della Serie A a non aver vinto neanche una partita.
Desolatamente ultima in classifica a quota 6 punti, a 7 dal quartultimo posto occupato dal Lecce, i Viola non sono riusciti ad accendersi neanche col cambio in panchina: da Stefano Pioli e Paolo Vanoli. Una situazione che inizia davvero ad essere preoccupante.
- Crisi Fiorentina, il calcio sfugge a regole precise
- La favorita per lo scudetto
- Nei problemi della Juventus
- L'importanza di Yildiz per i bianconeri
Crisi Fiorentina, il calcio sfugge a regole precise
“Il calcio sfugge a delle regole ben precise. Va bene non essere nelle prime quattro o a ridosso, ma una partenza di questo tipo e con la squadra che hanno. tecnicamente non si spiega – il parere di Stefano Fiore, ex calciatore della Fiorentina nella stagione 2005/2006 – A parer mio, non è stata concepita bene, sono stati acquistati giocatori doppioni o che non danno grande possibilità di cambiamento agli allenatori, prima Pioli e adesso Vanoli. Detto questo, potrebbero stare quantomeno a metà classifica. Quando succedono queste cose il problema è, soprattutto, psicologico. Lo si legge chiaramente nei volti dei calciatori, nella postura che hanno in campo. Si innescano meccanismi molto pericolosi quando la testa diventa pesante, in questi casi diventa tutto terribilmente complicato. Hanno, dico un’ovvietà, tutte le carte in regola per salvarsi, ma è necessario nel prossimo mese riagganciarsi al quartultimo posto per poi sistemare la squadra nel mercato di gennaio e riprendere fiducia”.
La favorita per lo scudetto
Nel frattempo, c’è grande bagarre in vetta alla classifica con tre squadre, Milan, Napoli e Inter, in soli due punti. Chi è la favorita per lo Scudetto?
“Il campionato sta dicendo che c’è spazio un po’ per tutti quest’anno, l’esito è incerto. In alto ci sono tutte le squadre che si potevano immaginare, compresa la Roma. Per me non è una sorpresa la squadra di Gasperini, può stare lassù. Regna un grande equilibrio, ad oggi non c’è una favorita ben definita, tutte hanno palesato qualche problema da sistemare”.
Nei problemi della Juventus
L’unica che manca all’appello è la Juventus, passata dalle mani di Igor Tudor a quella di Luciano Spalletti. Cosa manca ai bianconeri?
“Si è partiti con Tudor, che non era esattamente la scelta primaria, e il mercato non è stato fatto in maniera oculata. Si è speso, ma non bene. In più, c’è stato il cambio d’allenatore: ci si poteva aspettare che fosse un po’ in ritardo. Forse non così e, soprattutto, non si intravede un progetto tecnico di un certo tipo, nonostante Spalletti sia arrivato da un mese e mezzo. Il rientro di Bremer potrebbe dare equilibrio al reparto difensivo che non ne ha molto, è una squadra fragile”.
L’importanza di Yildiz per i bianconeri
Infine, abbiamo chiesto a Fiore un parere sulle dichiarazioni post Napoli di Spalletti su Kenan Yildiz (“Anche lui deve fare qualcosa di più”, ndr).
“In un primo momento, ho pensato volesse salvaguardarlo visto l’impegno di Champions League che non si può sbagliare. Le successive dichiarazioni di Spalletti fanno propendere per altro. Yildiz è la chiave della Juve e le voglio leggere come un’investitura ancora più corposa, nel senso che il mister pretende di più dal suo giocatore più talentuoso”.
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