Crisi Amt, nuova boccata d’ossigeno: la Regione potrà anticipare altre risorse nel 2026
- Postato il 18 dicembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Dopo i 14,3 milioni arrivati insieme alla riforma della sanità, la Regione vara una nuova norma “salva Amt”, valida in realtà per tutte le aziende di trasporto pubblico della Liguria. Grazie a un emendamento al collegato della legge di stabilità, presentato da Chiara Cerri di Forza Italia e approvato all’unanimità, nel 2026 l’ente potrà anticipare nuova liquidità alla Città metropolitana di Genova e alle Province.
Tecnicamente l’emendamento sblocca un massimo di 19 milioni di euro per la copertura degli oneri derivanti dai rinnovi dei contratti collettivi nazionali del comparto autoferrotranvieri. I fondi andranno poi restituiti alle casse regionali entro i termini previsti dalla normativa statale.
“Si tratta di fondi attesi dal ministero dei Trasporti – spiega l’assessore competente in materia Marco Scajola -. Purtroppo sappiamo che i tempi di pagamento spesso sono lunghi, così a gennaio e febbraio tutte le aziende si trovano in difficoltà. Noi apriamo la possibilità di anticipare queste risorse, che poi ci arriveranno da Roma. Senza questo provvedimento non sarebbe stato possibile”.
Nello stesso disegno di legge c’è la nuova Agenzia regionale del trasporto pubblico voluta dalla giunta Bucci come soggetto regolatore in vista dell’azienda unica regionale che si punta a costituire una volta superata la crisi finanziaria di Amt. L’Agenzia sarà formalmente una società a capitale interamente pubblico istituita tramite la finanziaria regionale Filse, “con i requisiti del soggetto in house” e potrà avere gestire direttamente i contratti di servizio.
Via libera a una serie di emendamenti presentati dal capogruppo di Vince Liguria Matteo Campora. Oltre al consiglio di amministrazione con cinque membri (a titolo gratuito) e al direttore messo a disposizione della Regione, verrà costituito un comitato di presidenza composto dal presidente della giunta, dai presidenti delle Province e dal sindaco della Città metropolitana di Genova insieme ai relativi assessori ai trasporti.
“Questi emendamenti dimostrano concretamente la volontà di creare un’Agenzia unica dei trasporti regionali e locali che sia realmente a contatto con il territorio – ha dichiarato Campora –. Un’organizzazione snella, rappresentativa pensata per migliorare la programmazione e l’efficienza del sistema dei trasporti a beneficio di cittadini e imprese. La volontà di Regione Liguria è rafforzare un percorso che sia indirizzato ad una gestione più integrata e condivisa del trasporto pubblico, puntando su collaborazione istituzionale, inclusione de territori e massima attenzione alle esigenze locali. La definizione di questa manovra – ha concluso il capogruppo di Vince Liguria-Noi Moderati – arriva dopo un lungo percorso condiviso con le associazioni sindacali e rappresentanti dei Comuni che appunto sono attivamente coinvolti proprio grazie agli atti approvati oggi”.
“Un obbrobrio giuridico“, continua a definirla invece l’opposizione. Il Pd ha presentato un emendamento per chiederne l’abrogazione totale “in quanto si ritiene che una riforma di questo tipo andrebbe affrontata in un momento dedicato, dando modo al Consiglio regionale di svolgere la sua funzione precipua di organo legislativo potendo approfondire e svolgere i necessari passaggi in commissione di audizione e confronto con tutti gli stakeholders“. Ma la maggioranza ha tirato dritto.
Intanto si attende ancora la pronuncia del tribunale sul piano di risanamento presentato da Amt nell’ambito della procedura di composizione negoziata della crisi. La settimana scorsa si è tenuta l’udienza cartolare in cui è stata depositata la documentazione dagli avvocati dei vari soggetti coinvolti. Ma a questo punto è probabile che il verdetto arrivi dopo Natale. Nel frattempo è stata rinviata all’11 febbraio l’udienza dei creditori che hanno chiesto invece il fallimento dell’azienda.