Crisi Amt, il Comune ci mette altri 15 milioni e la cessione del deposito della metropolitana
- Postato il 24 novembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Ci sono anche 15 milioni di accantonamento straordinario per Amt nel bilancio previsionale presentato oggi dalla giunta Salis a Palazzo Tursi. Un dato che, sommato al contributo di 7,1 milioni già deciso per quest’anno, porta a 22,1 milioni di euro il peso che la crisi dell’azienda sta esercitando sulle casse del Comune oltre alle normali previsioni di bilancio.
“Il bilancio è fortemente condizionato dalla necessità di sostenere Amt – commenta la sindaca Salis -. Ci sono tremila famiglie genovesi da salvaguardare e siamo chiamati a risolvere la situazione con grande senso di responsabilità”. E aggiunge il vicesindaco Alessandro Terrile con delega a Bilancio e Partecipate: “Il tema Amt sarà centrale, quanto abbiamo fatto già di recente ha un impatto drammatico: abbiamo messo 22 milioni da novembre, un quarto della quota di partenza degli 88 milioni di parte corrente con qui siamo partiti quest’anno”.
Una notizia che arriva proprio nel giorno in cui l’assemblea dei soci sarà chiamata a votare il piano di risanamento per definire il futuro dell’azienda nei prossimi tre anni. Prossima tappa venerdì 28 novembre, quando Giovanni Mottura, l’esperto nominato dalla Camera di Commercio, illustrerà in tribunale la procedura di composizione negoziata della crisi.
“Oggi la giunta in vista dell’assemblea dei soci ha formalizzato il sostegno di Amt al percorso di risanamento con impegni precisi a individuare risorse che serviranno al sostegno di Amt”, conferma Terrile.
Ma oltre ai soldi c’è di più. Il Comune ha individuato un immobile da cedere ad Amt per contribuire alla ricapitalizzazione accrescendo il patrimonio. Si tratta del deposito della metropolitana di via Adua, su cui l’azienda non sta pagando l’affitto dal 2019. “Stiamo valutando la cancellazione del debito – spiega la sindaca Salis -. Adesso siamo a un credito di quasi 6 milioni di euro che Amt deve al Comune di Genova per la locazione”. “Siamo ben coscienti che queste risorse che non basteranno, ma lo sforzo è stato enorme”, aggiunge Terrile.
Oltre a tutte le misure eccezionali messe in campo per salvare l’azienda, il Comune conferma lo stanziamento ordinario di 27 milioni, cioè i fondi pagati alla Città metropolitana per il contratto di servizio, ai quali si aggiunge il corrispettivo di 4 milioni per le multe effettuate sulle corsie riservate. L’erogazione di 7,1 milioni nel 2025, invece, è finalizzata a coprire gli extra costi per i lavori in corso nelle rimesse che hanno comportato chilometri aggiuntivi per i bus.
Tassello dopo tassello, si compone il mosaico degli interventi necessari per rimettere ordine nei conti di Amt. Servono 60 milioni all’anno: poco meno di 10 arriveranno dalle tariffe, tutto il resto sarà a carico degli enti pubblici. La Regione farà la sua parte quest’anno con 14,3 milioni che il presidente Bucci si è impegnato a rendere strutturali. Poi si guarda a nuovi fondi ministeriali per la qualità dell’aria e a mini-manovre di contenimento dei costi, senza però toccare le voci del personale. Sul medio termine non si potrà prescindere dall’aumento di capitale, anche stravolgendo la compagine azionaria.
Nel frattempo proseguono gli accertamenti della Procura di Genova che ha aperto un fascicolo di inchiesta sulla grave crisi di Amt per valutare possibili responsabilità penali nella gestione dei conti che hanno portato l’azienda a partecipazione pubblica sull’orlo del collasso. La scorsa settimana è stato sentito, come persona informata sui fatti, il nuovo presidente di Amt Federico Berruti.