Cotronei, Comune parte civile nel processo contro il cugino di Steven Tyler

  • Postato il 11 gennaio 2025
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Cotronei, Comune parte civile nel processo contro il cugino di Steven Tyler

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L’ira del cugino di Steven Tyler al centro di un processo, il Comune di Cotronei parte civile contro l’avvocato Grassi


COTRONEI – Il Comune di Cotronei si è costituito parte civile in un processo contro l’avvocato Nino Grassi, il cugino calabrese di Steven Tyler, l’ex frontman degli Aerosmith. Il legale, che presiede l’associazione intitolata alla rockstar mondiale, è sotto accusa per diffamazione aggravata per una serie di epiteti da lui rivolti ai componenti dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Ammirati nell’ambito di una querelle che si trascina da qualche tempo per la mancata realizzazione della galleria museale a tributo dell’artista di origini cotronellare, al secolo Stefano Vittorio Tallarico.

COTRONEI, IL PROCESSO AL CUGINO DI STEVEN TYLER

Etichettati su un noto social network come «invertebrati individui», «quattro insignificanti bardarelli» e «ignoranti prestati alla politica» (ma sono soltanto alcuni degli epiteti affibbiati da Grassi agli amministratori locali, stando al capo d’imputazione), il sindaco e gli assessori si sono sentiti in dovere di sporgere la querela poi sfociata nella citazione a giudizio su richiesta del pm Pasquale Festa. Ne è nato un processo a carico di Grassi, che si sta celebrando davanti al giudice del Tribunale penale di Crotone Francesco Collazzo, in cui il Comune di Cotronei è rappresentato dall’avvocato Valerio Murgano del Foro di Catanzaro.

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LA VICENDA

I post di Grassi sono da inquadrare in una complessa vicenda, di cui il Quotidiano ha già ampiamente riferito. In buona sostanza, dopo i fondi per quasi un milione di euro ottenuti nell’ambito del Bando dei Borghi, il Comune non ha più inteso acquistare il cadente palazzo Bevilacqua, l’immobile nel centro storico che avrebbe dovuto diventare la sede del museo del rock. È l’antico edificio in cui visse Giovanni Tallarico, nonno del leader degli Aerosmith, prima di emigrare negli Usa. Per questo il cantante aveva offerto i suoi cimeli che avrebbero attirato fan da tutto il mondo a Cotronei.

Il nuovo progetto prevede la realizzazione della struttura in un seminterrato, al di fuori del centro storico, su particelle di terreno che sfociano in un magazzino di 137 metri quadrati per espropriare il quale il Comune ha speso 120mila euro. Peraltro un anno fa la Soprintendenza Abap per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone intervenne per sospendere, per mancate autorizzazioni, la demolizione di alcuni immobili tutelati. La delocalizzazione suscitò l’ira di Tyler che incaricò il cugino avvocato di diffidare il Comune dall’utilizzare il suo nome per un progetto ormai monco e snaturato. Da qui la diatriba sui social costata un’imputazione a Grassi, difeso dall’avvocato Renzo Cavarretta.

LA POLEMICA

 Ma gli acuti di Grassi sono quasi paragonabili a quelli del noto cantante. Ecco cosa dice al Quotidiano: «affronterò il processo a testa alta motivando le legittime ragioni che mi hanno portato a manifestazioni di pensiero ritenute diffamatorie dai denuncianti. Ma quello che più mi indigna – è la frecciata – è la solerzia dimostrata dal primo cittadino nel costituirsi parte civile. Si è invece sottratto dal costituirsi parte civile per proteggere il Comune e la collettività amministrata nei processi contro presunte infiltrazioni mafiose che hanno fortemente condizionato il territorio».

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