Cosenza, al Liceo Scorza il convegno “Scuola, famiglia e giovani”: risorse e criticità

  • Postato il 29 marzo 2025
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Cosenza, al Liceo Scorza il convegno “Scuola, famiglia e giovani”: risorse e criticità

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Cosenza, al Liceo Scientifico Scorza il convegno “Scuola, famiglia e giovani: un dialogo possibile tra risorse e criticità”, organizzato dalla commissione “Etica e Deontologia Professionale” del Rotary Distretto 2102.


COSENZA – La scuola è il cuore pulsante di ogni società, la fucina in cui si forgiano le menti e le coscienze delle future generazioni. Come affermava Diogene di Sinope: «le fondamenta di ogni Stato sono l’istruzione dei suoi giovani», e proprio su questa premessa si è svolto il convegno “Scuola, famiglia e giovani: un dialogo possibile tra risorse e criticità”, organizzato dalla commissione “Etica e Deontologia Professionale” del Rotary Distretto 2102 della Calabria. Un incontro che ha affrontato tematiche di straordinaria attualità, con un focus particolare sulle sfide della modernità e sull’impatto delle nuove tecnologie, dei social network e del cyberbullismo.

Il convegno è stato presieduto da Ferdinando Perelli, del Rotary Club di Palmi, affiancato dai membri della commissione, Piera Belcastro, Miryam Costa, Antonino Morabito e Anna Straface. In prima linea la professoressa Angela Costabile, docente di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione presso l’Università della Calabria, ha portato il suo contributo accademico, arricchendo il dibattito con la sua esperienza scientifica, e la professoressa Maria Giuseppina Bartolo, ricercatrice in Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione dell’Università della Calabria, che ha presentato i dati di una survey sui comportamenti dei giovani.

Il messaggio di Ferdinando Perelli

Ferdinando Perelli ha aperto il dibattito con una riflessione sui profondi cambiamenti sociali che negli ultimi anni hanno plasmato il comportamento emotivo dei giovani. «Questo è un tema molto sentito. Il nostro obiettivo – ha dichiarato – è capire le problematiche che la scuola sta affrontando in un contesto di profondi mutamenti sociali. La famiglia continua ad essere un pilastro fondamentale, ma occorre instaurare un dialogo costante e proficuo tra la scuola, la famiglia e gli studenti. I social network, se da un lato favoriscono la comunicazione, dall’altro espongono i ragazzi a rischi come il cyberbullismo e l’isolamento. Questo incontro vuole essere una finestra di dialogo per chiarire i ruoli e le responsabilità di tutti nel processo educativo».

L’analisi della professoressa Angela Costabile

La professoressa Angela Costabile, esperta di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione, ha messo in evidenza uno degli aspetti più delicati del dibattito: la tendenza a giudicare superficialmente i comportamenti dei giovani nell’era digitale, spesso senza comprendere appieno le loro esperienze. «Tante volte, abbiamo dei bias, degli errori di valutazione. Li consideriamo o troppo legati al computer, o troppo distanti dalla realtà scolastica e familiare» ha osservato. Un’affermazione che apre a una riflessione più profonda sulla necessità di comprendere la complessità della vita adolescenziale oggi, in un mondo segnato dalla pervasività delle nuove tecnologie.

L’approccio della professoressa Costabile è stato quello di partire dal punto di vista diretto dei ragazzi, cercando di capire il loro vissuto e come percepiscono l’utilizzo dei social media, il fenomeno del cyberbullismo e il controllo da parte dei genitori. «Abbiamo deciso di intervistare i ragazzi, raccogliendo anche le percezioni di genitori e insegnanti. È stato affascinante mettere a confronto le diverse visioni, aprendo un dialogo che raramente viene instaurato», ha spiegato la docente Unical. Un aspetto particolarmente significativo emerso dall’incontro è stato il concetto di “restituzione”. La Costabile ha sottolineato quanto sia importante restituire ai ragazzi quanto emerso dalle indagini, un passo che spesso viene trascurato nella ricerca.

Convegno “Scuola, famiglia e giovani”: gli interventi degli studenti

Tra gli interventi più toccanti, due studenti hanno sottolineato l’importanza di affrontare seriamente il tema della violenza in rete, in particolare il cyberbullismo. «Più rimaniamo in rete, più aumenta il rischio di essere vittimizzati», è stato il pensiero condiviso dai ragazzi, una testimonianza diretta che ha colpito tutti i partecipanti.

Il benessere dei giovani

La professoressa Angela Costabile ha poi evidenziato come il benessere psicologico dei giovani sia strettamente legato alla loro percezione del mondo digitale e delle relazioni sociali. «Abbiamo scelto un’età cruciale, quella dei 15-16 anni, un periodo in cui i ragazzi sono particolarmente vulnerabili, ma anche in cui le esperienze vissute possono determinare il loro futuro. La violenza in rete, le dinamiche di gruppo sui social, sono problematiche che non possiamo più ignorare». L’approccio dell’esperta dimostra come la comprensione dei giovani e delle loro sfide non possa prescindere dal dialogo e dalla considerazione delle loro opinioni, rendendo ogni ricerca un’opportunità per fare luce su temi che riguardano il futuro della nostra società.

L’intervento della ricercatrice Maria Giuseppina Bartolo

La professoressa Maria Giuseppina Bartolo ha presentato i risultati di una survey condotta su 473 studenti calabresi, incentrata sull’uso della tecnologia e sulle relazioni tra giovani, genitori e insegnanti. La ricerca ha rivelato che i ragazzi vivono l’adolescenza come un periodo cruciale di transizione, ma anche di incertezze e difficoltà, soprattutto nelle relazioni con i genitori e nella gestione dei social media. «L’obiettivo della nostra ricerca- ha spiegato Bartolo – è avviare un confronto costruttivo tra scuola, famiglia e studenti, per favorire il benessere dei giovani e migliorare la qualità del dialogo tra le generazioni».

Scuola, famiglia e giovani: un dialogo possibile tra risorse e criticità

Con questo progetto, il Rotary ha voluto aprire una vera e propria finestra di dialogo all’interno della scuola, dando vita a un confronto franco e costruttivo sui rapporti tra dirigenti scolastici, insegnanti, studenti e famiglie. L’obiettivo era quello di delineare chiaramente i ruoli delle diverse parti in gioco nell’ambito della scuola, per promuovere una comprensione condivisa del loro valore all’interno della comunità educativa. Come ha sottolineato il Rotary, in una società democratica, la definizione e il rispetto di questi ruoli sono un presupposto indispensabile per lo sviluppo dell’etica della legalità, della giustizia e del rispetto delle regole. Questi principi sono fondamentali per garantire una formazione culturale e civica corretta, lontana da ogni forma di ignoranza, arbitrio e ingiustizia.

Le osservazioni della dirigente del Liceo Scientifico Scorza

La dirigente scolastica Rosanna Rizzo ha evidenziato quanto sia cruciale trattare tematiche come queste con i giovani, spesso trascurati o fraintesi dalla società. «La gioventù di oggi è spesso bistrattata, ma è fondamentale che venga coinvolta attivamente in un contesto che li veda come protagonisti», ha dichiarato. «Cosa stiamo dando ai giovani come modelli? Quando anche associazioni come il Rotary si interessano di questo tema, dobbiamo essere pronti a fare la nostra parte. Le porte devono essere aperte affinché i giovani possano vedere nella scuola e nel mondo sociale dei punti di riferimento concreti che li accompagnino nel loro percorso di crescita. È essenziale che i ragazzi raccolgano questo invito e diventino protagonisti del loro futuro. In Calabria, abbiamo bisogno di giovani propositivi e attenti».

Il dibattito è proseguito con gli interventi di Loredana Giannicola (dirigente Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria – Ambito Territoriale Cosenza), che ha approfondito i temi legati al rapporto tra famiglie e corpo docente, e con l’intervento dell’avvocato Leda Badolati, che ha esplorato i profili penali legati al cyberbullismo e al revenge porn. Fenomeni in cui anche i minori possono incorrere. I temi trattati sono stati estremamente rilevanti, soprattutto in un’epoca segnata dalla rapida evoluzione tecnologica.

Le conclusioni della governatrice Rotary Maria Pia Porcino

La governatrice Maria Pia Porcino ha concluso i lavori del convegno con una riflessione sulle nuove sfide che i giovani dovranno affrontare nel prossimo futuro, in un mondo sempre più tecnologico e dominato dall’intelligenza artificiale. «Il nostro compito è educare i giovani a comprendere il valore della legalità, della responsabilità e del rispetto delle regole. Solo così potremo crescere una generazione consapevole, in grado di affrontare le sfide future con etica e coraggio».

Dialogo tra scuola, famiglia e giovani: il messaggio emerso dal convegno

Il convegno si è concluso con un messaggio chiaro e forte: la scuola, la famiglia e la società devono lavorare insieme per garantire un futuro migliore ai giovani. Solo attraverso un dialogo aperto e costruttivo sarà possibile superare le difficoltà legate ai social media, al cyberbullismo e alle difficoltà emozionali dei ragazzi. Questo incontro è stato solo il primo passo di un percorso che, con l’impegno di tutti, potrà segnare una svolta nella formazione delle nuove generazioni, promuovendo valori fondamentali come la legalità, il rispetto reciproco e la costruzione di un mondo migliore.

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