Disabili, diritti negati da 34 anni in Basilicata

  • Postato il 29 marzo 2025
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Disabili, diritti negati da 34 anni in Basilicata

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L’associazione “Famiglia Futura” denuncia: «Fondi inadeguati per centinaia di minori del Materano». Fabbisogni per sostenere le terapie ex articolo 26 per i disabili, fermi al 1991


Era il 1991 quando i fabbisogni per le terapie ex articolo 26 furono resi noti dalle azienda sanitarie di Matera e Potenza per l’ultima volta. In 34 anni la distribuzione delle risorse ha sempre tenuto conto di quei contenuti, dei dati relativi alla popolazione bisognosa di terapie che non ha nulla a che vedere con quella di oggi. È uno dei nodi centrali attorno ai quali si muove la protesta dell’associazione Famiglia Futura che riunisce oltre 100 famiglie di minori disabili di Matera e provincia.

DISABILI, LA DISTRIBUZIONE DEI FONDI


La distribuzione dei fondi, infatti, mostra al momento una sperequazione evidente: il 91% delle risorse è assegnate alle aree di competenza della azienda sanitaria di Potenza, il 9% a quella di Matera. Dei fabbisogni finora, nonostante numerose richieste dell’associazione non c’è traccia anche se pare che quelli della Asm siano pronti al contrario della Asp richiamata dalla direzione del Dipartimento però a consegnarli entro e non oltre lunedì 31 marzo. Una data che finalmente potrebbe porre fine a un calvario che mette alla prova periodicamente non solo le finanze ma anche la pazienza delle famiglie chiamate ad affrontare le malattie gravi e l’assistenza dei figli malati.

LA “VERGOGNA REGIONALE”


La “vergogna regionale” è stata al centro di una conferenza stampa che l’associazione “Famiglia futura” ha tenuto ieri, venerdì 28 marzo 2025, nella sede degli “Angeli del Carro” a Matera perché «Dei problemi dei cittadini bisogna parlare nei luoghi dei cittadini e in sedi di rappresentanza». È stato Mimmo Duca, vice presidente degli Angeli del Carro, più volte impegnati in attività di solidarietà, ha sottolineato il legame e la condivisione della battaglia che stanno portando avanti i genitori di Famiglia Futura, così come Carmenio Santeramo del Comitato di Quartiere di Serra Rifusa. La forza della comunità è stata espressa anche da Eustachio Nicoletti del Coordinamento della Marcia della Cultura e del Lavoro che proprio sulla sanità ha incentrato parte della propria attività con una ricerca che ha messo a nudo le criticità del settore a Matera e in provincia.

DIFFICOLTÀ AD OTTENERE GARANZIE SUI FONDI PER I DISABILI

Le difficoltà per ottenere garanzie sui fondi per la cure si aggiungono a quelle che il Comune di Matera ha accentuato sospendendo le ore di assistenza specialistica per i bambini disabili a scuola e quelle di terapia domiciliare, come ha denunciato la presidente dell’associazione Federica Aldrovandi.

UNA BATTAGLIA DI CIVILTÀ


All’incontro con la stampa ha partecipato anche il presidente della Quarta Commissione regionale, Nicola Morea che ha sottolineato: «Fondamentale sarà la perequazione territoriale a cui si aggiunge il sostegno per i centri più piccoli che risentono del pericolo di spopolamento». Alle voci su ipotesi di emendamento che vorrebbero cancellare prestazioni ambulatoriali per minori e adolescenti, Morea ha aggiunto: «Li aspetto al varco del consiglio regionale perché non si torna indietro. Le famiglie devono essere tutelate a qualunque costo. Questi emendamenti non passeranno mai. Questa è una battaglia di giustizia e civiltà».

E sulla consegna dei fabbisogni da parte della Asp entro il 31 marzo Morea è pronto, in mancanza dei dati, a chiederne il commissariamento.

LE PAROLE DELLA PRESIDENTE ALDROVANDI


Il Piano sanitario resta il nuovo faro attorno al quale muovere tutte le azioni.
«I soldi nella distribuzione dei bilanci, i soldi non ci sono mai – ha sottolineato la presidente Aldrovandi – e a volte negli assessorati alle Politiche sociali viene messo qualcuno che copre quella casella per equilibri di maggioranza e che del settore non conosce nulla. Siamo stanchi e vogliamo – ha aggiunto – sapere perchè le aziende sanitarie ci prendono in giro pubblicando i fabbisogni dopo un anno che li chiediamo. Ognuno deve fare la propria parte. A Matera il nuovo Centro Rham che potrebbe essere un’eccellenza è pronto ma non può operare perché mancano i fondi necessari e i bambini sono costretti a restare a casa».

LA SALUTE DEI BAMBINI E L’EQUILIBRIO DELLE FAMIGLIE

A risentirne è la salute dei bambini ma anche l’equilibrio delle famiglie che, però, non si fermano e proseguono la loro battaglia, coe ha sottolineato anche Guido Galante, vice presidente di “Famiglia Futura” che ha parlato del senso di impotenza dei padri e delle madri davanti alle malattie dei propri figli, alla necessità di attivare i Centri diurni, di sostenere chi non ha più la forza di combattere ogni giorno contro la burocrazia, le malattie che non allentano la morsa, la società che non è fatta a misura di fragili.
Una lezione, quella che ieri hanno mostrato i componenti di “Famiglia futura” che vale dei testi di bandi ancora inefficaci.

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