“Coprifuoco” a Pontelungo, l’altra faccia della medaglia: “Non vendiamo alcol. Penalizzati senza colpa”

  • Postato il 17 settembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Albenga viale pontelungo archivio

Albenga. C’è anche un’altra faccia della medaglia nell’ordinanza sindacale che, a partire dallo scorso 11 settembre, ha imposto per 15 giorni la chiusura anticipata, alle 20, per tutte le attività commerciali di viale Pontelungo situate nel tratto compreso tra via del Roggetto e piazza Garibaldi.

Un provvedimento adottato “per arginare episodi ricorrenti di degrado urbano, assembramenti notturni, legati a consumo di alcol e stupefacenti, e comportamenti che hanno generato problemi di ordine pubblico e, in più casi, anche interventi da parte della Questura“.

Ma non tutte le attività presenti nella zona si riconoscono in questo quadro. L’altra faccia della medaglia, infatti, in questo caso è rappresentata dalla Pasticceria Pontelungo che, oltre a paste e dolci funge anche da panificio, e vede il maggior afflusso di clienti proprio nelle fasce orarie oggi vietate.

“È vero che in questa zona ci sono attività che vendono alcolici e restano aperte fino a tardi, generando oggettivi problemi, – ha spiegato la titolare dell’attività ai microfoni di IVG. – Ma non tutte le attività sono uguali. Noi, così come altre macellerie e piccoli ristoranti, non vendiamo alcolici e non possiamo essere costretti a pagare le conseguenze delle colpe di altri”.

“Se la chiusura imposta fosse alle 22, per noi potrebbe anche andare bene. Ma così no. È già la seconda volta che accade: la prima ordinanza ci costrinse a chiudere alle 19, ora alle 20. Ma noi abbiamo tantissimi clienti che arrivano tra le 20 e le 22, perché lavorano in campi e campagne e finiscono tardi. In questi giorni siamo stati costretti a buttare un sacco di prodotti: uno spreco alimentare e un salasso economico, tra mancati incassi e tasse da pagare lo stesso”.

Per questo motivo, la Pasticceria, insieme ad altri esercenti nella stessa condizione, ha deciso di chiedere un incontro urgente con il sindaco.

Bisogna trovare una soluzione alternativa per risolvere questo tipo di situazioni, ma senza danneggiare chi lavora onestamente e senza creare problemi. Chiediamo un confronto con il primo cittadino per trovare un equilibrio tra le esigenze di sicurezza e la tutela delle attività che rappresentano un servizio per il quartiere”, ha concluso la titolare della Pasticceria Pontelungo. 

Autore
Il Vostro Giornale

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