Consiglio comunale Cosenza, Alimena: “L’Italia riconosca lo Stato di Palestina”
- Postato il 19 maggio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Consiglio comunale Cosenza, Alimena: “L’Italia riconosca lo Stato di Palestina”
Intervista a Francesco Alimena primo firmatario della mozione depositata in Consiglio comunale per il riconoscimento della Palestina
COSENZA -In occasione dell’ultimo Consiglio comunale il consigliere comunale, capogruppo del Partito democratico, Francesco Alimena ha depositato una mozione (che sarà discussa ed eventualmente approvata nella prossima seduta del civico consesso) sul riconoscimento dello Stato di Palestina. Alimena ha inteso rilasciare un’intervista al Quotidiano sulla questione.
Consigliere lei è il primo firmatario della mozione, che sarà discussa in occasione del prossimo Consiglio comunale, sul riconoscimento dello Stato di Palestina. Vuole illustrarne il contenuto?
«La mozione è politica: richiede al Parlamento e al Governo italiano di riconoscere a tutti gli effetti lo Stato di Palestina come entità sovrana, nei confini precedenti all’occupazione del 1967 e con Gerusalemme capitale condivisa; di lavorare affinché altrettanto venga fatto anche presso il Parlamento Europeo; di agire in sede Onu per un immediato riconoscimento dello Stato di Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, per permettere alla Palestina e a Israele di negoziare direttamente in condizioni di pari autorevolezza, legittimità e piena sovranità; di impiegare tutti gli strumenti politici, diplomatici e di diritto Internazionale per fermare la colonizzazione e l’annessione dei Territori Occupati Palestinesi».
Cosenza e i territori palestinesi dilaniati dalla guerra sono così lontani. Eppure la politica locale può e, forse deve, affrontare tematiche nazionali e internazionali soprattutto quando si tratta di tutela dei diritti umani.
«Questo Consiglio comunale ha avuto modo, in diverse occasioni, di esprimersi senza ambiguità e in una pluralità di posizioni con chiare condanne a ogni episodio di violenza, in particolare stigmatizzando ogni azione tesa a causare vittime civili e la morte di persone innocenti in diversi contesti. Inoltre, molti Consigli Comunali italiani, tra i quali si ricordano le città di Torino, Firenze, Milano, Pescara, Modena, Ivrea, Pesaro ecc., hanno approvato atti analoghi a questo e in altri si è proceduto a depositare testi simili (a seguito di una campagna lanciata dalla Rete Pace e Giustizia in Medio Oriente)».
Lei è capogruppo del Pd a Palazzo dei Bruzi. Che ne pensa dell’approccio del partito a livello nazionale sulla questione palestinese?
«Gaza è ripiombata nel silenzio e nell’indifferenza e questo le forze politiche progressiste e radicali non lo possono permettere. Per questo è così importante avere scritto insieme a M5S e AVS una mozione unitaria che vuole suscitare un dibattito in Parlamento, dove manca da troppo questo tema, seppure non manca nelle coscienze del Paese. Il 25 aprile abbiamo tutti celebrato gli ottanta anni di una giornata di ricordo e lotta per i diritti di tutti; ci si aspetta, quindi, di ritrovarci dalla parte giusta, quella del popolo ucraino come quella del popolo palestinese, che uno Stato ancora non ce l’ha, dopo ottanta anni. Perché la liberazione dal nazifascismo ci ha insegnato a non essere indifferenti, in qualsiasi caso».
Che sensazioni ha sull’eventuale approvazione della mozione? Prevede, o quanto meno auspica, un’ampia convergenza?
«Ho avuto l’onore e l’onore, ed è stato il mio primo atto di indirizzo politico in Consiglio, di essere primo firmatario tre anni fa di una mozione che chiedeva la liberazione di Patrick Zaki, ingiustamente detenuto in Egitto. Su quella mozione c’è stata l’unanimità dei voti delle colleghe e dei colleghi consiglieri. Il caso ha voluto che Patrick fosse liberato il giorno dopo. Cosenza può essere, ancora e di nuovo, baluardo delle libertà e di protesta sociale».
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Consiglio comunale Cosenza, Alimena: “L’Italia riconosca lo Stato di Palestina”