Comuni montani, Piccardo (PD): “Senza risorse regionali il sostegno resta incompleto”. Piana: “Nessun taglio, nostro impegno è confermato”
- Postato il 17 dicembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Liguria. “Accogliamo con favore l’impegno espresso dal Consiglio regionale, su mia richiesta discussa oggi, a sostenere i comuni montani attraverso nuove politiche di inclusione e supporto, soprattutto alla luce dei nuovi preoccupanti criteri imposti dal Governo nazionale, che rischiano di mettere in seria difficoltà molti enti locali e di escludere tantissimi Comuni liguri, in particolare quelli delle vallate e delle aree interne”, dichiara la vicecapogruppo del Partito Democratico in Regione Liguria, Katia Piccardo, dopo l’approvazione in Aula del suo ordine del giorno collegato al NADEFR sulla salvaguardia dei comuni montani.
“I comuni montani – prosegue Piccardo – hanno bisogno di certezze, tutele e della garanzia di non vedere drasticamente ridotti i fondi nazionali su cui oggi si reggono servizi essenziali di presidio sanitario, scolastico, politiche di sviluppo territoriale, agevolazioni fiscali e per le attività economiche (come invece prevede la legge per la montagna da cui troppi comuni, ad oggi, resterebbero radicalmente esclusi). Per questo rammarica che la Giunta abbia scelto di approvare l’ordine del giorno solo parzialmente, escludendo l’impegno ad attivare misure regionali compensative e risorse economiche dedicate per quei comuni che, ad oggi, vedono concretamente il rischio di essere penalizzati dalla nuova classificazione nazionale, ribadita in maniera assai miope dal Ministro Calderoli rispondendo a un’interrogazione sottoscritta anche dalla vicepresidente del Gruppo PD alla Camera Valentina Ghio”.
“Questa scelta rischia di creare una situazione di forte disuguaglianza tra i comuni che continueranno a ricevere risorse statali e quelli che, venendone esclusi, saranno costretti ad abbandonare progetti fondamentali per i cittadini, per le economie locali, per la crescita dei territori e la lotta allo spopolamento ed alla crisi demografica. Le preoccupanti dichiarazioni del Ministro per gli affari regionali e le autonomie fanno ricadere sulle spalle degli amministratori e delle comunità locali le conseguenze di una ‘strategia’ che valorizza solo dati sterili come l’altimetria o la pendenza del terreno, priva di una visione complessiva. In una regione come la Liguria, caratterizzata da una complessa conformazione orografica, servono misure specifiche e non generalizzazioni. Continueremo a vigilare e a sollecitare la Regione affinché si assuma fino in fondo la responsabilità di tutelare le aree interne e i piccoli comuni, che rappresentano una parte fondamentale del nostro territorio. Con i fondi di sviluppo per la montagna e la strategia nazionale delle aree interne si è fatto un lavoro importante su cui non tollereremo si arretri. Oggi i Comuni montani sono 167, se il disegno di Calderoli andrà avanti rischiano di ridursi drasticamente: una scure devastante. Ho chiesto alla Giunta regionale un impegno che auspico possa essere fattivo e concreto”, conclude Piccardo.
Immediata la replica del vicepresidente della Regione Liguria, Alessandro Piana: “Il Partito Democratico continua a dimostrare di non saper distinguere tra una risposta negativa e una risposta positiva, seppur su richieste parzialmente plausibili. È un problema di capacità di discernimento politico e amministrativo. Siamo stati chiari: la Regione Liguria non farà tagli ai territori montani. È un impegno già assunto e ribadito più volte”.
“Forse il fondo FOSMIT a livello nazionale può subire una diminuzione, ma questo non significa tagliare risorse ai territori. La Regione Liguria non ridurrà i finanziamenti ai Comuni montani e continuerà a garantire loro il sostegno necessario attraverso una gestione attenta e responsabile delle risorse. La differenza tra noi e il PD – conclude il vicepresidente – è semplice: loro chiedono impegni già presi e noi continuiamo a dare sostegno concreto ai Comuni della montagna ligure”.