Comune di Rende, respinto il ricorso contro lo scioglimento
- Postato il 17 dicembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Comune di Rende, respinto il ricorso contro lo scioglimento

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso degli ex amministratori del Comune di Rende contro lo scioglimento per infiltrazioni mafiose
RENDE (COSENZA) – Il Consiglio di Stato ha messo la parola fine al contenzioso sullo scioglimento del Consiglio comunale di Rende per infiltrazioni mafiose avvenuto il 28 giugno del 2023. È stato infatti respinto l’appello presentato da Marcello Manna e dagli altri ex amministratori.
Con la sentenza, i giudici amministrativi confermano quindi la piena legittimità dello scioglimento. La pronuncia conferma sostanzialmente quanto già stabilito dal Tar e sancisce che il provvedimento di scioglimento e il successivo commissariamento risultano fondati.
Marcello Manna, Salvatore Esposito, Giovanni Gagliardi, Marco Greco, Romina Provenzano, Marta Petrusewicz, Elisa Sorrentino ed Annamaria Artese avevano contestato il decreto di scioglimento. Gli ex amministratori sostengono l’assenza di elementi concreti di condizionamento mafioso, denunciando vizi procedurali e un presunto travisamento dei fatti. Il Consiglio di Stato ha tuttavia ritenuto infondate tutte le censure, respingendo integralmente il ricorso.
Secondo i giudici, le circostanze richiamate nella proposta ministeriale sono state ampiamente supportate dall’istruttoria amministrativa e valutate in modo logico e coerente.
Nella sentenza viene in particolare ribadito un principio cardine: lo scioglimento di un Comune per infiltrazioni mafiose ha natura preventiva e cautelare.
Esso, spiegano i giudici, non richiede l’accertamento di responsabilità penali individuali, ma si fonda sulla presenza di elementi indiziari concreti, univoci e rilevanti, idonei a dimostrare il rischio di condizionamento dell’attività amministrativa.
Il Quotidiano del Sud.
Comune di Rende, respinto il ricorso contro lo scioglimento