Comunali, Salis: “La Gronda serve alla città”. E dice sì all’agenzia per la sicurezza nucleare a Genova
- Postato il 16 maggio 2025
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- Di Genova24
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Genova. La Gronda “è un progetto che serve alla città”. Parole di Silvia Salis, candidata sindaca di Genova per il centrosinistra, pronunciate durante l’incontro organizzato nel pomeriggio nella sede genovese di Confindustria con decine di imprenditori e rappresentanti del mondo economico locale.
“Nessuno ha intenzione di fare nuovi progetti, però bisogna anche dire ad alta voce la verità sulla Gronda – ha spiegato Salis -. Tre anni fa è stato inaugurato il lotto zero, da lì praticamente non è successo quasi più niente e tutta questa incertezza chiaramente non fa bene alla città. Pare che i costi siano duplicati, si parla di 8 miliardi e chiaramente la società concessionaria è spaventata da questo, per cui bisogna capire quale sia la reale intenzione su questo progetto”.
Una presa di posizione ben diversa dalle dichiarazioni pubbliche registrate il 1° marzo, a margine dell’incontro a Sampierdarena col Movimento 5 Stelle, da sempre contrario al progetto approvato che prevede soprattutto il raddoppio del tratto urbano della A10. “La Gronda, considerando l’aspetto economico e di finanziamento che manca, è un non tema – aveva detto Salis all’epoca -. Non si può andare avanti a parlare di Gronda, perché manca l’elemento principale per parlare di come si può procedere”.
Sulla grande opera, oggi ferma ai lavori preliminari con notevoli incognite sui finanziamenti, sono note le posizioni divergenti all’interno del centrosinistra. Ma oggi la candidata della coalizione progressista esclude pure la possibilità di vagliare alternative al tracciato, come quelle proposte negli ultimi anni dalla sinistra: “Ovviamente non ci può essere un nuovo progetto, però sicuramente va valutato un progetto meno impattante quantomeno economicamente, perché ad oggi, chiunque di un’amministrazione comunale dica che può far ripartire i lavori della Gronda, sappiamo benissimo tutti che così non è. Quindi serve fare chiarezza da parte di chi può far ripartire questi lavori, che è chiaramente Aspi”.
Non solo: Silvia Salis si è detta “favorevole” a un’agenzia per la sicurezza nucleare a Genova. La proposta era stata lanciata il 19 febbraio dal presidente ligure Marco Bucci a margine di un convegno. “Da una che ha frequentato Roma per molto tempo, la cosa che resta un’incognita è vedere come Roma ceda un centro di potere a Genova. Questo sicuramente sarà interessante perché chiunque abbia girato un po’ per Roma sa che queste sono le operazioni più complesse”.
“La sede è una scommessa da vincere, una scommessa per la quale, se sarò eletta, ovviamente mi batterò – ha rimarcato ulteriormente Salis -. Però, conoscendo la romanità sarà sicuramente più complesso che sviluppare la ricerca: sappiamo che è un po’ più difficile da distrarre. Diverso è il polo di sviluppo e di ricerca, con le grandi eccellenze che abbiamo a partire da Ansaldo Energia e Leonardo“.