Municipi: le interviste a Federica Cavalleri e Simona Cosso, candidate presidente per il Centro Est

  • Postato il 15 maggio 2025
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Cosso Cavalleri

Genova. Non solo candidati sindaci: alle elezioni comunali del 25 e 26 maggio i genovesi saranno chiamati al voto anche per eleggere i nuovi presidenti dei nove Municipi cittadini e la relativa composizione dei consigli municipali. Genova24 ha deciso di dare spazio anche ai candidati presidenti, in uno speciale in cui abbiamo messo a confronto sugli stessi temi i rappresentanti di centrodestra e di centrosinistra per capire meglio il programma messo a punto per amministrare il territorio.

Per il Municipio Centro Est a contendersi il ruolo di presidente sono Federica Cavalleri, candidata di centrodestra già consigliera comunale e consigliera municipale, e Simona Cosso, candidata per il centrosinistra a sostegno di Silvia Salis. Alle due candidate abbiamo chiesto le posizioni relative a quattro macrotemi: centro storico, affitti brevi, commercio e funivia del Lagaccio.

Federica Cavalleri: gli highlight

A questo link l’intervista video completa

Cavalleri sottolinea l’importanza del centro storico e rivendica quanto fatto sino a oggi: “Abbiamo investito, l’abbiamo riqualificato, sia col piano Caruggi che con Zac”, aggiungendo che “c’è ancora lavoro da fare, ma abbiamo fatto grandi progressi grazie alla collaborazione tra Polizia Locale, Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri. L’installazione di nuove telecamere e il ritorno delle attività commerciali hanno contribuito a ridurre le zone d’ombra e a migliorare la sicurezza, il centro storico deve essere vissuto dai genovesi e dai turisti”.

Riguardo agli affitti brevi, Cavalleri ammette i limiti dell’intervento comunale: “Questi appartamenti sono proprietà private, quindi noi come Comune non possiamo fare tanto. Sottolinea però l’importanza di incentivare la residenzialità attraverso misure come il bonus affitti e collaborazioni con l’Università per la creazione di studentati: “Molti giovani stanno tornando a vivere nel centro storico”.

Affrontando il tema del commercio, Cavalleri sottolinea le difficoltà post-Covid e la crisi nazionale, puntando però sui segnali positivi a Piccapietra: “Nuove attività stanno aprendo al posto di quelle che chiusono, il ricambio c’è, bisogna aspettare”.

Infine sulla controversa funivia del Lagaccio, Cavalleri spiega che si tratta di un progetto ancora in fase di masterplan: “Sappiamo che è legata alla riqualificazione dei forti, per avere gli incentivi per poter fare questo tipo di riqualificazione, c’era l’idea di un collegamento tra i mare e monti.” Aggiunge però che si tratta di un masterplan: “Abbiamo tempo per progettarla tutti insieme, quindi per fare dei tavoli, noi come Municipio se mai avremo la possibilità di amministrarlo insieme al Comune, e per vedere come poterlo realizzare. Trovo che un collegamento tra mare e monti sia un collegamento che gioca alla città”.

Simona Cosso: gli highlight

A questo link l’intervista video completa

Per Cosso il centro storico è “il cuore pulsante” del Centro Est, non solo per la sua posizione geografica ma per la complessità sociale e culturale che lo attraversa: “C’è una ricchezza incredibile, che però in questi anni non ha avuto una regia pubblica. Spesso si è dato troppo in mano alle associazioni, senza un vero sostegno.” E questa mancanza di coordinamento, denuncia, si è fatta sentire soprattutto nei servizi: “I servizi educativi 0-6, in un Municipio dove c’è una grande domanda, sono stati completamente disattesi.”

Ma non c’è solo la questione sociale: “Tanti ci hanno detto che in molte zone lo spaccio è tornato a livelli preoccupanti.” La soluzione, però, non può essere solo repressiva: “Le forze dell’ordine servono, ma serve soprattutto una legalità inclusiva, una rete sociale, un’offerta culturale che sia presidio del territorio. Non si può continuare a calare tutto dall’alto, senza ascoltare chi vive i quartieri.”

Sugli affitti brevi, Cosso chiarisce che “non stiamo facendo una crociata contro i bed and breakfast, ma dobbiamo riconoscere che questo modello desertifica”, e lancia poi una proposta: “Il Comune deve intervenire con incentivi mirati, aiutando i proprietari con clausole di garanzia. Non possiamo lasciare tutto sulle loro spalle.” Allo stesso tempo richiama un piano serio per il patrimonio pubblico: “Le case popolari in centro sono poche ma spesso lasciate nel degrado. Serve un doppio investimento: nel recupero degli alloggi storici e nell’edilizia popolare. Solo così possiamo calmierare gli affitti e permettere a giovani e anziani di restare.”

La visione sul commercio è netta: “Le botteghe non sono solo attività economiche, sono presidi sociali.” Cosso accusa l’attuale amministrazione di aver puntato tutto sui grandi marchi e sui supermercati, ignorando la rete minuta di esercizi di prossimità: “Il centro storico è fatto di botteghe, e le stiamo perdendo. Le saracinesche chiuse significano meno sicurezza, meno relazioni, meno vita”.

Sulla funivia del Lagaccio, Cosso è categorica: “Siamo contrari, sia nel merito che nel metodo.” Contesta il fatto che il progetto sia stato imposto “dall’alto”, ignorando la mobilitazione dei residenti e dei comitati. Ma soprattutto denuncia l’impatto ambientale e la scarsa logica urbanistica: “C’è già una cremagliera, perché spendere milioni per un’opera inutile, che insiste su un quartiere con problemi idrogeologici gravissimi? Il Lagaccio è in area rossa, ogni pioggia porta frane. Aggiungere cemento in un territorio così fragile è irresponsabile.”

Autore
Genova24

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