Comunali, Salis: “Ecco i nostri dieci sì per Genova”. Il centrodestra: “È quello che abbiamo fatto noi”
- Postato il 24 marzo 2025
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- Di Genova24
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Genova. “Dieci sì, forti e chiari. Perché governare significa avere il coraggio di scegliere”. In un post su Facebook la candidata sindaca del centrosinistra Silvia Salis fa l’elenco dei punti che dovrebbero servire a smentire la narrazione dei “signori del no” ampiamente usata dalla coalizione avversaria. Che adesso la mette nel mirino perché “abbiamo già realizzato quello che propone“. Gli unici no, aveva rimarcato l’ex atleta nella sua convention ai Magazzini del Cotone, riguardano lo Skymetro e la funivia del Lagaccio.
Il primo sì della carrellata riguarda la “nomina del presidente dell’Autorità di sistema portuale per superare l’immobilismo che ha paralizzato i processi interni”. D’altra parte si tratta di un atto su cui sarebbe tecnicamente impossibile dire “no” e che non rientra nemmeno nelle prerogative del sindaco. Se è vero quanto ha promesso il viceministro Edoardo Rixi, la nomina arriverà comunque prima delle elezioni di fine maggio.
Restando in tema di opere, invece, Salis dice sì al tunnel subportuale “garantendo collocazioni alternative alle aziende interferite, affinché non si perda nemmeno un posto di lavoro, riducendo gli impatti determinati dall’uscita alla Foce che incide sul tessuto abitativo, e lasciando alla cittadinanza la scelta sul suo futuro”. Sì alla nuova diga, “accelerando rispetto ai ritardi fino ad ora accumulati e chiarendo le responsabilità fino ad ora emerse”. Sì al ribaltamento a mare di Fincantieri “con l’impegno immediato a risarcire i danni arrecati dalle lavorazioni a famiglie e attività economiche”.
Semaforo verde per il prolungamento della metropolitana a Rivarolo (già finanziato) e San Martino (il Comune ha chiesto quasi 500 milioni al Governo). E pure al nuovo Galliera, che era stato al centro di un caso politico nella campagna elettorale per le regionali, con “potenziamento della struttura già esistente e garantendo i servizi offerti, prevedendone l’ampliamento, ascoltando cittadini e residenti”.
Altri sì riguardano le “infrastrutture sociali” su cui Salis insiste fin dall’inizio della corsa: nuovo patto con il terzo settore “basato su investimenti immediati che dia risposte chiare alle richieste degli operatori attraverso un assessorato realmente responsabile delle politiche sociali”, spazi per la cultura “che siano diffusi su tutti i municipi, periodici, che diano spazio ai talenti creativi e riportino tutte le espressioni artistiche negli spazi di vita quotidiana”.
Sì a una “Genova innovativa, con investimenti in ricerca, startup e nuove tecnologie per rendere la città più competitiva, sostenibile e connessa”. E infine sì a una tutela dell’industria e del commercio “che possa dare sviluppo e impulso alla nascita di nuove realtà produttive, favorendo la formazione professionale di qualità”.
Le reazioni del centrodestra
“Silvia Salis sta cercando di capire le priorità per Genova, peccato che quelle stesse priorità il centrodestra le ha già realizzate con successo. Le proposte che oggi avanza su alcune opere, come il miglioramento delle infrastrutture e la sicurezza, sono già una realtà grazie al nostro lavoro – evidenzia Fratelli d’Italia Genova -. Mentre la sinistra bloccava ogni iniziativa, noi abbiamo investito nella città, realizzando progetti fondamentali per la sua crescita. Salis si accorge solo ora di ciò che il centrodestra ha già fatto, e che continua a sviluppare. Siamo lieti che si sia accorta di una parte dei bisogni di Genova, ma le suggeriamo di aggiornarsi. Piuttosto, sarebbe da capire cosa pensano Avs e M5s sulle sue posizioni poiché inconciliabili. Per una Salis che guarda indietro, c’è un Piciocchi, sostenuto da una coalizione unita, che guarda avanti. La Genova dei sogni della Salis è la Genova che da otto anni si sta rialzando dopo decenni di disastri causati dalle amministrazioni di sinistra. Salis è solo il paravento di una sinistra che continua ad essere divisa”.
“Silvia Salis dice sì al nostro modello Genova, quella che abbiamo già realizzato. Aveva ragione il presidente della Regione Marco Bucci a dire che poteva benissimo essere candidata con noi – pungono Lorenzo Pasi e Federico Barbieri Oggi ha declinato i suoi dieci sì e scopriamo che sono tutte cose che il centrodestra ha già fatto o sta facendo tra accuse e sberleffi del centrosinistra. Come ha sottolineato la nostra capolista e candidata vicesindaco, Ilaria Cavo, il domani della Salis è già l’altro ieri. Nulla da aggiungere, se non un’avvertenza alla candidata: sulla nomina del nuovo presidente dell’Autorità portuale, il sindaco non deve, per legge, intervenire sul processo. Ma tutto questo Silvia, non lo sa”.
Per Carlo Bagnasco, segretario e consigliere regionale di Forza Italia, “un elenco di buone intenzioni che, però, sono già realtà grazie al lavoro del centrodestra. Parla di infrastrutture, sicurezza, sviluppo del porto, trasporti e innovazione come se fossero temi ancora da affrontare, quando in realtà il nostro governo cittadino e regionale li ha già concretizzati con impegno e risultati tangibili. Più che un programma per il futuro, quello della Salis sembra un tentativo di appropriarsi del lavoro fatto dagli altri. Il vero problema è che, mentre noi realizziamo opere e investimenti, la sua coalizione è la stessa che per anni ha detto no a tutto, bloccando la crescita della città. Siamo felici che oggi la Salis si accorga dell’importanza di questi temi, ma il suo ritardo dimostra quanto sia distante dalla realtà dei fatti. La differenza è chiara: noi guardiamo avanti e continuiamo a costruire la Genova del domani, mentre la sinistra è rimasta ferma al passato. Gli elettori sapranno scegliere tra chi ha già dimostrato di saper fare e chi si limita a prendere appunti”.