Comunali, Piciocchi: “Se sarò sindaco terrò la delega al Personale, cederò il Bilancio”

  • Postato il 21 maggio 2025
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Pietro Piciocchi

Genova. “Se dovessi diventare sindaco, lascerei la delega al Bilancio ma terrei quella al Personale, anche perché il personale sarà la mia squadra, riuscirò a lavorare bene con la città, se dialogherò e organizzerò bene il personale”.

Così, secondo quanto riportato dall’agenzia Dire, annuncia il candidato sindaco del centrodestra a Genova e vicesindaco reggente, Pietro Piciocchi, a margine di un appuntamento elettorale con la ministra della Lega Alessandra Locatelli.

“Ho cambiato idea proprio in questi giorni parlando con tanti dipendenti – spiega – credo che sia un segno di grande attenzione del sindaco verso il personale del Comune il fatto che lui si occupi, direttamente, dell’organizzazione”.

E questa delega, sottolinea, porterà con sé “una grande battaglia contro i vincoli assunzionali che abbiamo. Ci stiamo già parlando col ministro Paolo Zangrillo, però dobbiamo veramente lavorare su un’efficiente organizzazione del nostro personale. E, siccome in questi anni abbiamo messo tantissima carne al fuoco e il nostro personale ha lavorato tantissimo, io gli sono molto riconoscente. Però, al tempo stesso, è in affaticamento perché si trova a inseguire tantissime cose”.

Piciocchi aggiunge di avere in mente “una giunta con una larghissima componente politica, perché la giunta, soprattutto, all’indomani del voto, deve essere politica”. Però, puntualizza, “deve essere una giunta in grado di esprimere una qualità. Io ho bisogno di persone che siano riconosciute, perché questa città ha di fronte sfide enormi. Ho bisogno di assessori capaci e autorevoli ed è quello che chiederò ai partiti”. Insomma, “i partiti non devono darmi dei nomi a caso soltanto per riempire delle caselle. Io, su questo, sarò molto, molto intransigente”.

D’altra parte, ricorda Piciocchi, “l’ho già dimostrato, perché quando ho dovuto nominare due assessori, li ho presi da ambienti che erano impensabili e sono andato anche a pescare in ambienti non esattamente del mondo del centrodestra. Quindi, credo di avere dimostrato autonomia, indipendenza e attenzione al merito nelle scelte”.

Cosa succederà, invece, se dovesse perdere? “Voglio mettere a disposizione della città le competenze che ho maturato- conferma- ma non so dire quale sarà la forma, ci ragionerò. Io in questi giorni mi sto molto concentrando perché stiamo andando molto bene, stiamo assolutamente risalendo, io sento un entusiasmo incredibile e voglio vincere queste elezioni perché amo questa città”.

Insomma, aggiunge, “ai ruoli e alle caselle pensiamo in un secondo momento perché ognuno di noi deve seguire anche la sua vocazione, quello per cui si sente fatto. Potrei facilmente dirvi ‘sì, farò il capo dell’opposizione’, però devo vedere se è una cosa che effettivamente è compatibile con le mie caratteristiche. Credo che sia un fatto di serietà. Sarà una riflessione interiore che farò”. Quanto a eventuali e improbabili collaborazioni con una giunta di centrosinistra, Piciocchi risponde che “io lavoro con tutti, però francamente avrei difficoltà a lavorare con una sinistra che non ha una cultura di governo. A differenza di altre zone del nostro Paese, io vedo una sinistra obsoleta, retriva, che vive della contrapposizione ideologica tra il pubblico e il privato, rissosa, aggressiva che non dà un contenuto costruttivo. Come potrei lavorare con questa sinistra? Io voglio lavorare per costruire”.

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Genova24

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