Comunali, Orlando: “Il candidato a inizio febbraio, se arriva prima sono felicissimo”

  • Postato il 10 gennaio 2025
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andrea orlando

Genova. “Io non sono quello che deve fare il calendario. Se gennaio è il mese del programma e della coalizione, secondo me l’inizio di febbraio può essere quello del nome, ma se poi viene prima, sono l’uomo più felice della Terra”. Nel giorno in cui il centrodestra potrebbe mettere la parola fine sul candidato alle comunali genovesi, è il consigliere Andrea Orlando a fissare una scadenza per il centrosinistra, che ad oggi sembra ben più indietro nel processo.

L’ex ministro ed ex deputato, interpellato a margine di una conferenza stampa in Regione, parte con una frecciata a Bucci: “Noi ci arriveremo, ma vuol dire che quello che è stato detto fin qui, cioè che ce l’hanno già, non è vero“. In effetti il governatore oggi riunisce i leader locali dei partiti con l’obiettivo implicito di superare tutti gli indugi sul vicesindaco Pietro Piciocchi, candidato in pectore da settimane, ma senza l’imprimatur di tutte le forze politiche (e civiche) della coalizione. Dopodiché mancherebbe solo il via libera delle segreterie nazionali per l’ufficialità.

Nel fronte progressista il dibattito è ancora apertissimo e Orlando sta provando a tirare le fila: “Io mi sono prefissato un ruolo che non è quello di fare le scelte al posto delle forze politiche genovesi, è semplicemente di provare a portare quella spinta che non necessariamente è riconducibile ai partiti, che si è manifestata nel voto alle elezioni regionali, con particolare successo proprio su Genova, portarla al tavolo che dovrà decidere e tenerla agganciata a quel processo. Il resto compete a chi ha le funzioni definite dagli statuti e dalle leggi per svolgere questo ruolo.

Molti dei nomi emersi sono targati Pd (Federico Romeo, Roberta Pinotti, Armando Sanna, Alessandro Terrile), ma al di fuori dei partiti c’è chi sta manovrando in direzione opposta: l’avvocato Filippo Biolé ha lanciato la sua candidatura sulla piattaforma Change.org, mentre il saggista Andrea Acquarone si era già detto pronto a fare il “passo avanti”. E non è nemmeno scontato che il Movimento 5 Stelle sottoscriva nuovamente l’alleanza col centrosinistra, per non parlare delle forze centriste.

Può essere allora un civico a mettere d’accordo tutti? “Non penso che il tema sia civico o politico, il tema è quanto si è in grado di unire, quali sono le figure che sono in grado di unire – risponde Orlando -. Ci sono civici e ci sono politici che sono in grado di farlo: alle forze politiche in un’interlocuzione con la società l’onere di fare questa valutazione”.

Intanto la Rete ligure dei comitati, particolarmente attiva nel ruolo di opposizione alle scelte della giunta Bucci-Piciocchi sul territorio, ha comunicato che non presenterà liste civiche e non appoggerà nessun candidato. “È abbastanza fisiologico che una rete di forze eterogenee, che rappresentano cittadini di orientamento politico diverso, decida una cosa di questo genere – commenta il consigliere dem -. Sono nati per difendere alcune istanze e a noi sta interpretare quelle istanze, poi ci saranno là dentro magari cittadini di centrosinistra che vorranno dare un contributo alla costruzione del centrosinistra. Ognuno deve fare il proprio mestiere e il mestiere dei comitati è quello di provare a rappresentare le istanze mantenendo un fronte quanto più largo possibile e questo obiettivo va assolutamente rispettato”.

Autore
Genova24

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