Comunali, oggi tutto il centrodestra alla corte di Bucci per decidere il candidato sindaco

  • Postato il 10 gennaio 2025
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Genova. “Ci vediamo alle 13.00, ma non sarà un pranzo”. La precisazione di Bucci fa sospettare che l’orario di convocazione a stomaco vuoto possa essere una tattica per quagliare velocemente. L’obiettivo è trovare la quadra sul candidato alle elezioni comunali del 2025 a Genova: per questo il presidente, identificato ormai come regista della coalizione in Liguria, ha chiamato a raccolta tutti i leader regionali del centrodestra nel palazzo di piazza De Ferrari. Un vertice che potrebbe risultare decisivo, per quanto di sua competenza.

Ovviamente il governatore, da poche settimane ex primo cittadino, ha già un nome in mente, quello dell’attuale vicesindaco reggente Pietro Piciocchi. Il suo profilo era nella rosa dei candidabili alla Regione prima che Giorgia Meloni prendesse la situazione in mano chiedendo al mayor di fare il grande passo. Gli endorsement maggiori gli sono arrivati dalla Lega, con Matteo Salvini ed Edoardo Rixi a lanciarlo come pretendente a Palazzo Tursi quando ancora dovevano tenersi le elezioni regionali. Lui, del resto, pare già muoversi in quest’ottica e certe dichiarazioni tra le righe lo fanno intendere piuttosto bene.

Ma l’ultima parola non è ancora scritta. Sul tavolo ci sarebbe anche l’opzione Ilaria Cavo, l’esponente numero uno della componente civica totiana che non ha cambiato casacca, pure lei papabile alle regionali nonostante le reticenze di altre forze politiche. E le giornate calde che Piciocchi vivrà in consiglio comunale da qui alle nuove elezioni, frutto delle numerose defezioni tra le fila della maggioranza, potrebbero essere il segnale di una frizione politica destinata a ripercuotersi sul tema della candidatura. Non è piaciuta ad esempio la scelta di nominare assessori due esterni puri quali De Fornari e Costa, senza riservare nemmeno un posto agli eletti delle liste civiche.

Insomma, quello di oggi è atteso come un incontro chiarificatore. Ilaria Cavo sarà presente per Noi Moderati, oltre a Matteo Rosso (Fratelli d’Italia), Edoardo Rixi (Lega) e Carlo Bagnasco (Forza Italia). “Sentiremo cosa dicono tutti, io sono molto positivo e al termine faremo una dichiarazione tutti quanti assieme”, ha preannunciato Bucci. In ogni caso non uscirà un verdetto definitivo “perché prima bisogna fare un passaggio con Roma”, cioè con Meloni, Salvini, Tajani e Lupi. Ma l’idea è quella di arrivare al tavolo nazionale con una voce sola. D’altro canto, dopo che Bucci ha tolto le castagne dal fuoco al centrodestra candidandosi e prendendosi la Liguria, appare improbabile che i partiti adesso vogliano ostacolarlo. 

L’obiettivo dichiarato è anche un altro: ottenere un largo anticipo rispetto agli avversari, che sulla carta partono favoriti avendo vinto virtualmente a Genova il 27-28 ottobre. Nel campo progressista è stato Orlando a fare le prime mosse radunando i suoi civici e facendo più appelli a evitare la contrapposizione tra partiti e forze esterne. Ma è proprio al di fuori dei partiti che si registrano i primi movimenti col passo avanti di Filippo Biolé (sostenuto principalmente da Italia Nostra) e una sinistra diffusa coordinata dal saggista Andrea Acquarone sempre più in fermento. In tutta quest’area, insomma, l’unica certezza a breve termine potrebbe essere il candidato da sconfiggere.

Autore
Genova24

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