Comunali, il centrosinistra fa quadrato su Salis: “Per anni la destra ha negato il confronto”

  • Postato il 17 aprile 2025
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salis sestri ponente pd

Genova. Levata di scudi dal centrosinistra dopo gli attacchi di Ilaria Cavo e Paola Bordilli alla candidata sindaca Silvia Salis, finita nel mirino per non essersi presentata al confronto elettorale organizzato da Ande (Associazione nazionale donne elettrici) nel tardo pomeriggio di ieri. “Vuota di contenuti, piena di spocchia e del tutto impreparata“, l’ha definita in particolare l’assessora leghista della giunta retta dal candidato avversario Pietro Piciocchi. Parole che hanno scatenato un fiume di reazioni.

Da quanto fa sapere lo staff, Salis aveva impegni già fissati e non aveva aderito all’iniziativa perché impegnata nella campagna elettorale. Le domande, viene precisato, sarebbero state fornite in anticipo a tutti i partecipanti.

La prima a passare al contrattacco è Cristina Lodi di Azione: “Fa sorridere che chi si è sottratto al dialogo per otto anni ora prova a costruire la propria campagna elettorale proprio su quel confronto a loro sconosciuto. Questa destra, che tanto oggi si riempie la bocca con questa parola, in tutto questo tempo ha rifiutato qualsiasi incontro con i cittadini e li ha accettati solo quando i cittadini davano loro ragione. Il confronto è stato sempre e solo a senso unico. Per non parlare delle discussioni in aula, che erano praticamente impossibile (basterebbe riguardare le registrazioni dei consigli per averne la conferma). Le commissioni chieste dalla minoranza sono sempre state messe tra le ultime o addirittura mai convocate come la commissione sullo Skymetro, la funivia o il forno crematorio. Temi importanti per la città che non sono mai stati affrontati, soprattutto negli ultimi mesi decisivi”.

“Silvia Salis è in tutte le piazze, in tutti i quartieri, sempre in ascolto – continua Lodi -. Questa è la campagna elettorale di cui abbiamo bisogno. I cittadini non hanno bisogno di bagarre, di modalità violente e pretestuose. Hanno bisogno di certezze, di speranza e di un clima sereno. Ma la consapevolezza di questa destra di essere indietro non fa trovare loro altra modalità che l’attacco per provare a primeggiare. Ma hanno già fallito. I candidati di destra attaccano Silvia Salis sempre e solo con modalità e parole violente e inaccettabili. Chiaro sintomo di chi sa che sta perdendo attacca il più forte. Visto che per gli altri candidati assenti non è stato riservato lo stesso trattamento”.

“Non stupisce, considerato l’eccessivo nervosismo che trapela nell’ultimo periodo, che l’assessora Bordilli utilizzi un linguaggio decisamente sgradevole nei confronti della nostra candidata sindaca Silvia Salis – aggiunge Rita Bruzzone, consigliera comunale del Pd -. Stupisce invece che utilizzi il verbo sottrarsi. Già, perché l’esercizio di sottrarsi a qualsiasi discussione sul commercio lo ha esercitato proprio lei e molto bene, ne è dimostrazione il piano del commercio che e stato portato in discussione all’ultimo consiglio utile dopo anni di richieste di commissioni e discussioni”.

“Stupisce – prosegue Bruzzone – che si sia sottratta alla discussione sulla fabbrica dei cassoni e l’espansione portuale, perché la scelta era stata fatta da Bucci, che neanche in un concitato consiglio di fronte ai suoi concittadini ha proferito parola, per poi scoprire che in una lettera agli elettori durante la campagna delle regionali aveva scritto abbiamo evitato la costruzione dei cassoni a Pegli. Ecco, non la definirei spocchia ma sicuramente qualcosa che le si avvicini. Ma sarebbe facile cadere nelle provocazioni – osserva Bruzzone – di una assessora che doveva fare la vicesindaca e che invece, a proposito di scelte calate dall’alto, ha dovuto fare un passo indietro. Penso che sia una campagna elettorale impostata più che sul confronto, che viene continuamente evocato, sullo scontro verbale con alcune cadute di stile. Quello che si legge sembra un disperato tentativo di metterla in cagnara per provocare una reazione analoga”.

“Silvia Salis sta letteralmente correndo, e bene fa a non cadere nella provocazione di chi sta perdendo terreno, motivo per cui forse la Bordilli usa l’espressione scappa perché la nostra candidata corre troppo veloce per loro. Comunque sarebbe interessante scoprire quale titolo viene riservato agli altri candidati non presenti, visto che ad essere assenti erano in tanti”, conclude Bruzzone.

“Certi attacchi di carattere personale non fanno altro che confermare il nervosismo del centrodestra, che in mancanza di argomenti, dopo anni di mal governo e pessima gestione della città, in svantaggio nei sondaggi ricorre a questi mezzucci per cercare di denigrare gli avversari invece che confrontarsi sul piano politico e sulle tante proposte che la nostra coalizione ha presentato – interviene Francesca Ghio, consigliera comunale di Avs -. Personalmente, speravo che almeno tra noi donne, anche se in campi diversi, queste tattiche e queste strategie non diventassero protagoniste, e trovo gli attacchi della Bordilli alla nostra candidata sindaca davvero fuori luogo, infondati e di cattivo gusto. Silvia Salis ha scelto di concentrarsi sui contenuti e su una visione di città alternativa rispetto a quella del centrodestra e merita grande rispetto”.

“Davvero ironico che la candidata vice di Piciocchi si indigni per un mancato confronto. Al netto della pessima abitudine di dettare l’agenda altrui, la destra risponda a poche, semplici domande: ma in questi anni, dov’erano loro quando i cittadini hanno ripetutamente chiesto incontri per i più disparati motivi? Quante volte la destra ligure ha volutamente ignorato, e continua a ignorare, associazioni, comitati e famiglie preoccupate per le ricadute di alcuni progetti sulla loro qualità di vita? Quanti genovesi sono stati sbertucciati da sindaco, vicesindaco e assessori di riferimento proprio perché chiedevano ascolto sugli stessi temi che ora la destra vuole portare ai confronti tanto agognati? Il tempo del voglio, posso, comando sta per scadere. Così come lo è il tempo che dedichiamo a ricordare loro l’abc della buona educazione”. Lo dichiara Tiziana Beghin, già capodelegazione M5S a Bruxelles e capolista per il MoVimento 5 Stelle alle Comunali di Genova.

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Genova24

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