Comunali Genova, Paita: “Da Salis forte attenzione al centro, senza di noi non si vince”
- Postato il 3 marzo 2025
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- Di Genova24
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Genova. “Silvia Salis? Un’ottima candidata, una donna giovane, dinamica, una donna preparata e soprattutto una donna che ha deciso che questa coalizione di centrosinistra debba avere una forte attenzione al centro. Il centro è quello che rappresenta Italia Viva, per cui noi faremo una battaglia perché in questa città ci siano cose positive nei prossimi anni e perché questa persona, così capace e in grado di guidarla, diventi sindaco”. Così Raffaella Paita, ex assessora della giunta Burlando e coordinatrice nazionale del partito fondato da Matteo Renzi, oggi a margine della presentazione del libro Mezzo secolo di diritto del lavoro di Pietro Ichino, ex sindacalista e parlamentare del Pci e poi del Pd.
“Mi ha colpito che abbia fatto un appello al fatto che a Genova si possa vivere tutti un po’ meglio – prosegue Paita -. Non soltanto per quelli che già stanno bene, che magari stanno nei quartieri migliori, ma che ci possa essere più attenzione alla sicurezza, alla cura della città, alla manutenzione, che sono i grandi problemi che questa bellissima città. Ma anche che Genova sappia conquistare un nuovo ruolo nel mondo: Genova ha una propensione naturale al dialogo e e questo deve essere la cifra che anche nei prossimi anni la deve caratterizzare. Basta ambizioni basse, di bassissimo profilo, ci vuole un po’ di orgoglio, un po’ di coraggio e io sono convinta che con Silvia questo coraggio possa aprirsi ed essere determinante per le prossime sfide”.
Tra i presenti nella sala del BiBi Service in via XX Settembre anche Antonio Gozzi, presidente del Gruppo Duferco e di Federacciai, tra i papabili per la candidatura a presidente della Regione Liguria per il centrodestra. Del resto anche gli altri esponenti di Italia Viva intervenuti, da Arianna Viscogliosi a Giovanni Stagnaro, vantano una lunga militanza con la coalizione che oggi sostiene Pietro Piciocchi.
“Sicuramente ci sono delle persone che hanno pensato che una certa sinistra massimalista non fosse più in grado di dare prospettive a questa città, ma se questa sala guarda oggi con entusiasmo e approccio positivo a una candidatura di centrosinistra è un fatto positivo, perché se non si prendono voti anche dall’altra parte, è difficile vincere – è l’analisi di Paita -. È una tesi che io ho sempre sostenuto, fino dal 2015, ma purtroppo le divisioni a sinistra spesso non hanno consentito di essere vincenti e di essere positivi“.
“Questa è la sala dei riformisti, delle persone che vogliono bene al territorio, che pensano che sia possibile coniugare crescita, sviluppo, ma anche una forte attenzione al mondo sociale, e al tempo stesso credono nelle grandi sfide che, per esempio, si sono fatte sul mercato del lavoro e che noi rivendichiamo a pieno titolo – prosegue la deputata di Italia Viva -. Su questa complessità di punti di vista, oggi abbiamo interlocutori di eccellenza, pensiamo a Luca Iosi, pensiamo a Pietro Ichino, che sono stati protagonisti di una visione riformista nel nostro paese, è un valore aggiunto. Se si capisce che il centro è un valore aggiunto e che senza il centro il centrosinistra non vince, allora si fa un passo in avanti notevole. Vi ricordate delle regionali? Questa è un’altra storia“.
Il riferimento finale è al voto di ottobre che ha consacrato la vittoria di Marco Bucci contro Andrea Orlando che non aveva l’appoggio di Italia Viva. Ma si può legare anche alle elezioni del 2015 (trionfo di Toti grazie alla spaccatura del centrosinistra divisa tra la stessa Paita e Luca Pastorino) e del 2020 (Italia Viva fuori dalla coalizione di Ferruccio Sansa in corsa solitaria con Aristide Massardo).
Video di Fabrizio Cerignale
Dal centrodestra arriva subito la risposta di Federico Barbieri, consigliere comunale e coordinatore di Orgoglio Genova: “In questo momento non dev’essere facile essere Lella Paita. Le dichiarazioni della coordinatrice di Italia Viva sono inevitabilmente imbarazzate e contraddittorie. Per sostenere la candidatura di Silvia Salis dice basta ad ambizioni di bassissimo profilo, poi si ricorda che sta amministrando anche lei Genova, con la coalizione formata nel 2022 a sostegno di Marco Bucci, e prova a correggere il tiro parlando di bellissima città in cui si può vivere tutti un po’ meglio. Cerca la via d’uscita e, riferendosi alla Salis, la definisce una donna che ha deciso che la coalizione di centrosinistra deve avere una forte attenzione al centro. Dimenticandosi ovviamente che tutti questi giorni la signora dei Parioli li ha trascorsi nel disperato tentativo di darsi un’etichetta e un’immagine di sinistra-sinistra, dalle mise minimaliste alle origini proletarie, dagli apprezzamenti per l’appellativo di compagno al sempreverde riferimento alla Resistenza. Non ci saremmo mai aspettati una simile caduta di stile. Ma su una cosa siamo d’accordo: alle prossime elezioni serve Orgoglio, Orgoglio Genova“.