Comunali Genova, Mascia: “La prima proposta di Salis sul salario minimo è una gaffe”

Genova. “Arriva la prima proposta della candidata del centrosinistra ed è subito una gaffe“. È la replica di Mario Mascia, assessore al Lavoro del Comune di Genova e coordinatore cittadino di Forza Italia, alle parole di Silvia Salis che durante l’incontro con Cgil e i lavoratori ex Ilva ha detto di voler “introdurre il salario minimo di 9 euro l’ora anche per tutti i lavoratori delle realtà che lavorano in appalto per il Comune di Genova“.

“L’aspirante sindaco di Genova mostra tutta la sua più totale impreparazione – attacca Mascia -. Una bandierina ideologica perfetta da sventolare, quanto vuota nei contenuti. Se è comprensibile che la candidata non sappia certe cose, c’era almeno da aspettarsi che i suoi ventriloqui le facessero presente che in ogni appalto la pubblica amministrazione è tenuta ad applicare rigorosamente il contratto collettivo nazionale, sottoscritto per ogni categoria con i sindacati, tra cui la stessa Cgil. Non è certo nella disponibilità di un sindaco decidere di disapplicare quegli accordi o scegliere contrattazioni diverse“.

“Ma anche questo argomento, come i bonus sugli asili nido alle famiglie meno abbienti introdotti dal centrodestra o i rincari delle bollette Tari provocati dalla sinistra, è davvero troppo distante dalle conoscenze di chi, come la candidata del centrosinistra, non ha mai dovuto confrontarsi con i contratti degli operai o men che meno, sui salari minimi“, conclude Mascia.

La proposta di un salario minimo a 9 euro all’ora per gli appalti pubblici della Regione era stata lanciata anche da Andrea Orlando, candidato presidente della Liguria alle ultime elezioni, ed è oggetto anche di una delibera di iniziativa popolare presentata a Tursi da Genova che osa, Spi Cgil e Arci con l’obiettivo di farla votare dal Consiglio comunale nel prossimo ciclo amministrativo.