Comunali, Bucci contro Biolé: “Si fa supportare da chi non vuole il Nuovo Galliera”. Fera: “È nervoso…”

  • Postato il 8 gennaio 2025
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Generico gennaio 2025

Genova. “Io lo stimo Biolé, è una brava persona, ma farsi supportare da chi non vuole il Galliera… il sindaco di Genova direbbe: veda un po’ lei”. Nemmeno è stata ufficializzata la candidatura dell’avvocato, primo nome emerso dall’area civica del centrosinistra per le comunali a Genova, e già il presidente ligure Marco Bucci passa all’attacco del suo principale sponsor, il presidente di Italia Nostra Stefano Fera: “Il signore che non vuole il nuovo Galliera? Diteglielo, magari lui non lo sapeva”.

La replica di Fera arriva nel giro di poche ore con un comunicato stampa: “Il fatto che incominci a mostrare nervosismo all’annuncio della candidatura dell’avvocato Filippo Biolé è buon inizio di partita. Per denigrare me e di conseguenza il candidato che appoggio mi accusa, come al solito, di essere un signore del no. Accusa che mi onora perché la ascolto da sempre rivolta a chiunque si sia adoperi nel cercare di rendere la vita collettiva migliore evitando scorciatoie. Nel caso del Galliera l’opposizione al progetto non è aprioristica. Sono perfettamente consapevole che la situazione di questo storico ospedale così com’è non possa reggere, ma so anche cosa voglia dire un problema di sovraccarico urbanistico. Problema che pochi tra i responsabili del settore sembrano cogliere. Siamo tutti convinti della necessità di un nuovo e funzionale ospedale, ma non lì, non in quell’area che è già congestionata e che non può sostenere il nuovo cantiere e la nuova struttura”.

“Quel che rende l’ex sindaco Bucci particolarmente nervoso – sostiene Fera – è il sapere che oggi esista un candidato che potrebbe davvero fermare tutti i progetti da lui malamente imbastiti. Dico malamente perché non solo in spregio alla normativa urbanistica vigente, ma anche e soprattutto in spregio alla volontà dei cittadini che quei cantieri dovrebbero subire senza essere stati minimamente consultati e ascoltati. Questo atteggiamento autocratico ha generato una nuova, inedita opposizione sociale che i partiti istituzionali non sono stati capaci di intercettare e rappresentare e che, infatti, alle ultime elezioni regionali ha generato un tasso di astensione mai visto prima a Genova. Il problema, ora, è che questa nuova candidatura sparigli i giochi offrendo ascolto a chi finora si è sentito ignorato e offeso nei propri fondamentali diritti di cittadino. A questo punto all’ex sindaco Bucci e ai suoi seguaci non resta che far affidamento sui signori del sì, magari scoprendo che non siano poi così tanti come pensa nel momento in cui chi da tempo ha smesso di votare si ripresentasse inatteso alle urne”.

I giochi in realtà sono tutt’altro che sparigliati perché il rebus della candidatura nel centrosinistra è ancora completamente da risolvere. La disponibilità (non confermata, non smentita) di Biolé è germogliata su un terreno in grande fermento che potrebbe partorire altre novità nei prossimi giorni. Il minimo comune denominatore è l’allergia allo strapotere del Pd che potrebbe essere tentato di imporre un proprio esponente in virtù del successo elettorale a Genova. Nel frattempo Andrea Orlando continua ad ammonire: sbagliato contrapporre l’area civica a quella politica.

Peraltro il nuovo Galliera è già stato terreno di scontro elettorale nel recente passato. Era stato Ferruccio Sansa, ex candidato contro Toti poi afferente all’area rossoverde, a mettere in imbarazzo lo stesso Orlando ribadendo la contrarietà al progetto. Anche stavolta la posizione rispetto a opere controverse potrebbe essere una discriminante sul perimetro di condivisione delle candidature, tenendo conto pure che alle comunali esiste il secondo turno e le alleanze, all’occorrenza, si possono pure rimandare.

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Genova24

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