Comunali, Bordilli: “Attacchi personali a Piciocchi da candidate del Pd e di Salis, campionessa vittimismo che dice?”

  • Postato il 15 maggio 2025
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bordilli piciocchi

Genova. “Doppia morale delle donne di sinistra. A parole sono femministe e schierate a difesa dei diritti, nei fatti usano a dir poco vergognose affermazioni contro il sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi e la sua famiglia. Fra le tante pubblicate sui social network quelle della candidata dem Silvia Brocato, lo dico da donna, appaiono come minimo imbarazzanti”.

“La compagna del Pd e di Silvia Salis, che peraltro è stata anche assessore municipale alle Pari opportunità nel Ponente cittadino – prosegue Bordilli – ha condiviso un ‘post’ con un articolo sulla grande famiglia di Piciocchi dove ‘Coniglio riproduttore’ è l’espressione più elegante, commentandolo a sua volta con la frase ‘Una lotta all’ultimo spermatozoo!’. Non è tutto. In un altro ‘post’, un simpatizzante di sinistra ha affermato che ‘Piciocchi ha proposto il bonus mamme perché sua figlia ora è mamma’. E la candidata del Pd lo ha commentato così: ‘Dici che è previsto anche per i bambini un po’ colorati?'”.

“A seguire, contro Piciocchi, un florilegio di commenti che, in maniera becera, investono anche la famiglia e la figlia neomamma. Tra questi, pure quelli della candidata della lista Salis, Sara Tassara, che anziché prendere le distanze dalla collega, partecipa alla discussione senza nulla obiettare e, anzi, rincara la dose. Ora basta alle tante frottole del Pd, che tenta di far credere agli elettori che sia il centrodestra a fare attacchi personali. Un loro consigliere regionale ci ha definiti ‘misogini’. Il segretario cittadino del Pd ha raccontato che la campagna elettorale di Piciocchi è fatta di aggressioni personali e mistificazioni. Soprattutto Silvia Salis, proprio l’altra sera, accompagnata dall’ex senatrice Monica Cirinnà che ha definito ‘Dio, patria e famiglia: una vita di merda’, ha detto in piazza che ci dobbiamo ‘vergognare’ e non siamo ‘degni’ di rappresentare la nostra città”.

“Perché deridere una famiglia numerosa? Perché fare commenti su una figlia e su un bambino? Chi si deve davvero vergognare?  – conclude Bordilli – Noi non urliamo al sessismo, ma Silvia Salis, campionessa del vittimismo e delle brutte figure, in questi casi non ha nulla da dire? Se realmente vuole una Genova più inclusiva, come racconta, forse sarebbe stato meglio escludere certi individui dalle proprie liste”.

Autore
Genova24

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