Comunali, al primo dibattito candidati alla prova sui diritti delle persone con disabilità
- Postato il 3 maggio 2025
- Copertina
- Di Genova24
- 1 Visualizzazioni


Genova. L’accesso delle persone con disabilità a servizi, cure e in genere alla vita della città è stato il fil rouge del primo dibattito tra candidati sindaco – organizzato alla sala Cap da Marco Macrì e da Genova Inclusiva – oggi, sabato 3 maggio, in vista delle Comunali di Genova.
A rispondere alle domande dell’associazione e a quelle poste direttamente dai cittadini sono stati cinque candidati su sette, Raffaella Gualco (Genova Unita Insieme), Antonella Marras (Sinistra Alternativa), Pietro Piciocchi (centrodestra), Cinzia Ronzitti (Partito Comunista dei Lavoratori), Silvia Salis (centrosinistra).
Genova Inclusiva da anni si batte, in particolare, per i diritti delle persone con disabilità con un’attenzione particolare per l’accesso alle cure, ai servizi scolastici e allo sport dei bambini portatori di disabilità. Ed è su questo che si sono concentrate le domande: barriere architettoniche, spiagge libere accessibili, insegnanti di sostegno, liste d’attesa.

Piciocchi: “Un assessorato alla Salute per coordinare l’assistenza sociosanitaria”
“Se sarò sindaco nominerò un assessore alla Salute dedicato, che avrà il compito di coordinare, anche con la Regione, tutte le questioni che riguardano l’assistenza sanitaria ai cittadini, nell’ottica di un’integrazione sociosanitaria”. Lo ha detto il vicesindaco reggente e candidato del centrodestra ricordando che quando il suo prececessore Marco Bucci aveva nominato un assessore alla Salute la cosa aveva suscitato la perplessità delle opposizioni.
Piciocchi ha aggiunto: “Sono orgoglioso di dire che in questi anni abbiamo triplicato, da 4 a 12 milioni di euro, la spesa per supportare i bimbi disabili nelle scuole, c’è stato un incremento notevole”. Su un altro tema, come quello del rilascio delle certificazioni 104, ha affermato: “Devo dire che ho riscontrato un’accelerazione dagli uffici ma a fronte di un servizio così dispendioso ricordo che noi ci muoviamo in un ambito di finanza pubblica molto complicato a livello di programmazione dei fondi,
oggi serve una concertazione con il governo nazionale perché tutti questi ambiti sia effettivamente finanziati”.
Gualco: “Serve uno sportello comunale per garantire il diritto alla sanità pubblica”
Raffaella Gualco, candidata di Genova Unita Insieme, ma anche presidente dell’Associazione italiana dislessia, è madre di un ragazzo a cui è stato diagnosticato un disturbo di apprendimento: “So cosa significa non riuscire ad accedere a diagnosi rapide e a strutture sanitarie pubbliche, è vero oggi Alisa ha equiparato molti centri privati alle strutture pubbliche ma per accedere, ad esempio, a una prima diagnosi servono fino a 500 euro”.
“Ci sono altre città, come Bologna, che hanno utilizzato meglio i fondi Pnrr investendo sulle risorse umane, ad esempio, sui sostegni e sui tutor, questa potrebbe essere una strategia vincente, e poi sono convinta che il Comune dovrebbe aprire uno sportello per aiutare le famiglie a recuperare, come previsto dalla Costituzione, i soldi spesi nel privato per accedere alle cure che il pubblico non ha potuto garantire”.
Salis: “Rimettere al centro i progetti di vita e la coprogettazione con il terzo settore”
“Stasera siamo qui per dire che bisogna rimettere al centro il progetto di vita delle persone, penso ad esempio a un tema pratico come quello degli Osa, degli insegnanti di sostegno – ha detto la candidata del centrosinistra – mia madre era un’assistente sociale e mi ripeteva sempre quanto fosse importante per i bambini avere dei punti di riferimento fissi per poter sviluppare le loro capacità, questo è un problema di cui il Comune si deve occupare”.
“Penso anche al tema del trasporto degli studenti disabili – continua Salis – a scuola bisogna arrivarci con mezzi adeguati e attrezzati e guidati da personale attrezzato e preparato, anche per questioni come questa è importante tornare a parlare di coprogettazione con il terzo settore. C’è poi il problema delle strutture e delle barriere architettoniche, farei del populismo se dicessi che il problema è solo a Genova, purtroppo le strutture scolastiche e sportive nel nostro Paese sono state pensate non per persone con disabilità, e per questo la regia del Comune è fondamentale. Esistono 90 interventi pianificati, ne sono partiti 20, bisogna velocizzare gli altri, è una priorità”.
Marras: “Meno soldi investiti per la guerra, di più per le nostre scuole”
“L’abbattimento delle barriere architettoniche è tra i primi punti del nostro programma, per noi è fondamentale progettare una Genova inclusiva, ma per fare questo servono stanziamenti più sostanziosi da parte del governo, i soldi ci sono, per la guerra i soldi sono stati trovati, noi diciamo che devono essere utilizzati per altri scopi, a partire dal finanziamento di ammodernamento delle scuole e per sostenere l’assunzioni degli insegnanti di sostegno”.
Ronzitti: “Genova non sia solo una città a misura di logistica”
Cinzia Ronzitti, candidata sindaca del Partito Comunista dei Lavoratori, era candidata anche nel 2017 e nel 2022. “Sui temi che stiamo affrontando oggi non ho visto migliorie nel corso degli ultimi otto anni, non è stato fatto abbastanza, bisogna affrontare il tema dei diritti delle persone con disabilità come se fosse un’emergenza, sento da troppo tempo parlare solo di una Genova a misura di logistica, ma servono altri obiettivi”.