Comunali, Salis contro Bucci: “È finita l’epoca dei bulletti”. Il governatore: “Pessima caduta di stile”
- Postato il 30 aprile 2025
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- Di Genova24
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Genova. Ancora tensione tra Marco Bucci e Silvia Salis, protagonisti di una sorta di sfida parallela verso le elezioni comunali del 25-26 maggio a Genova. A pochi giorni dalla polemica sulle frasi di Maurizio Gasparri, accusato di sessismo, la candidata del centrosinistra è stata presa di mira dal governatore che ha parlato di “ulteriori dimostrazioni di incapacità” sul tema dei rifiuti e del termovalorizzatore.
“Bucci e Piciocchi stanno usando parole offensive e denigratorie, ridicole per una campagna elettorale”, ha risposto Salis rimarcando i “toni sfidanti da bulletto” che avrebbe usato il governatore. “Continuano a dire bugie insultando l’avversaria”, ha aggiunto entrando poi nel merito della questione raccolta differenziata e chiusura del ciclo dei rifiuti.
“Bisogna iniziare a rimettere le persone al proprio posto, perché quando pensano di usare toni paternalistici con una donna, perché lo fanno sempre verso le donne, bisogna controbattere con dei dati – ha proseguito Salis -. Quando si parla di competenze bisognerebbe fare una piccola differenza tra chi ha già dimostrato di non avere le competenze per governare una città e chi si appresta a governarla dal 27 maggio”. E ancora: “Bisogna che la smettano di usare questi toni aggressivi, perché non pensino che glielo permetterò. È finita l’epoca in cui i bulletti straparlano e nessuno gli risponde. Ora gli rispondiamo, bisogna finirla e parlare di cose reali”.
Quindi la replica di Bucci: “La candidata mi ha definito bulletto e poi si lamenta che noi siamo violenti. Io non so qual è il modo con cui considerano la violenza o l’aggressività, ma quando si definisce una persona bulletto, secondo me si fa un grosso passo indietro, un grosso inciampo. Io non l’ho mai detto a nessuno, eppure lei l’ha detto oggi. È un dispiacere che le persone che si candidano a guidare Genova si comportino in questo modo. È veramente una pessima caduta di stile. Non le fa onore”.