Commercio, a Savona negli ultimi due anni le aperture superano le cessazioni: “Lieve ma costante ripresa di fiducia”
- Postato il 22 aprile 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. Saldo lievemente positivo per le attività commerciali a Savona. Questa è la fotografia degli ultimi due anni nel capoluogo di provincia. Dai numeri a disposizione manca il settore dell’artigianato, non rilevato dal Suap dell’ufficio commercio del Comune. Nel 2023 si registrano 36 attività in più e altre 40 nel 2024.
Il vicesindaco Elisa Di Padova: “Noi sappiamo che i dati nazionali del commercio hanno rilevato una crisi del commercio di vicinato nei capoluoghi, in particolare del nord Italia, tra il 2012 e il 2024. Abbiamo deciso di usare la lente di ingrandimento sulla città di Savona. Abbiamo potuto verificare che il saldo è lievemente positivo e indica una lieve ma costante ripresa di fiducia“.
E prosegue: “Il commercio di vicinato per noi è presidio di territorio e delle relazioni umane. Lo stato ti salute del commercio è indice anche dell’attrattività della città, su questo c’è stato un grosso impegno nell’ultimo biennio. In primo luogo è stato fatto un grande lavoro in termini di attrattività della città sia con l’implementazione delle manifestazioni e degli eventi di valore nazionale sia con una nuova attività di marketing e promozione anche attraverso uscite nazionali in maniera coerente con il cammino del dossier di candidatura a capitale italiana della cultura”.
“Abbiamo poi introdotto le agevolazioni per le nuove aperture e nuove modalità di sostegno all’iniziativa dei commercianti che si mettono in rete attraverso la formula della compartecipazione che abbatte il suolo pubblico in collaborazione e con l’appoggio delle associazioni di categoria”.
Conclude il vicesindaco: “Nel’ultimo periodo abbiamo intrapreso un lavoro di mappatura e di fotografia di alcunee aree della città e stiamo strutturando progetti di lotta allo sfitto e l’avvio di alcuni Civ sempre in concertazione e collaborazione con le associazioni di categoria”.
Il presidente di Confcommercio Enrico Schiappapietra aggiunge: “Leggiamo i numeri nel loro complesso. Sicuramente ci vuole un sostegno regionale e un sostegno locale alle attività del territorio. Ci fa piacere che il Comune ci coinvolga nelle scelte così riusciamo a dare il nostro contributo. Una delle prime iniziative è quella della nascita dei centri aggregati di via. A Genova ci sono 72 Civ, qui non ce ne sono. La Regione dà un contributo, ma il Civ con dimensioni ridotte ha un senso. Noi stiamo lavorando in questa direzione. Crediamo si debba puntare sull’aggregazione e sulla qualità”.
Il sindaco osserva: “Cominciare a leggere dati positivi dà un po’ di fiducia. Aiuta ad avere una percezione della realtà più derente alla realtà e meno legata a stereotipi“.