Codice Identificativo Nazionale (CIN), a Finale criteri uniformi per l’apposizione delle targhe
- Postato il 18 gennaio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Finale Ligure. A partire dallo scorso 1 gennaio, è entrato in vigore l’obbligo per gli appartamenti destinati alle locazioni brevi e le strutture ricettive di esporre all’esterno il Codice Identificativo Nazionale (CIN). In questo contesto, anche il Comune di Finale Ligure ha delineato una propria regolamentazione Il CIN deve essere esposto in modo visibile all’esterno degli immobili o delle strutture ricettive, in conformità con la normativa vigente. A tal fine, l’Amministrazione Berlangieri ha adottato una delibera di Giunta, che stabilisce criteri uniformi per l’apposizione delle targhe contenenti il codice, in particolare nei centri storici.
L’Assessore all’Urbanistica Umberto Luzi ha dichiarato: «L’obiettivo di questa iniziativa è garantire un aspetto decoroso e ordinato per gli immobili e le strutture ricettive, specialmente nei centri storici. Pertanto, si suggerisce di inserire il CIN nella pulsantiera del citofono; qualora ciò non sia possibile, si potrà utilizzare una targhetta in ottone. In questo modo, si uniformeranno le caratteristiche delle targhe all’interno di condomini e complessi residenziali, facilitando anche l’individuazione degli immobili da parte delle autorità competenti e degli utenti”.
“Per quanto riguarda le strutture ricettive già tenute per legge a dotarsi di una targa o insegna identificativa, si consiglia di inserire il CIN su quelle esistenti. Per le altre strutture turistiche, come gli appartamenti ammobiliati, le targhe devono essere collocate all’interno delle pulsantiere dei campanelli, se presenti. In assenza di pulsantiere, dovranno essere posizionate vicino alle aperture principali dell’immobile o sulla porta d’ingresso Le targhe devono essere realizzate in ottone, con scritte in nero e una dimensione massima di 8×2 centimetri. Inoltre, nel caso di installazione all’interno dello stesso condominio, le targhe devono avere caratteristiche uniformi in termini di forma, dimensioni e materiali, per garantire un aspetto estetico coerente”, conclude Luzi.