Codice della Strada, ti becchi una multa salata se guidi troppo piano: mai scendere sotto questi limiti

  • Postato il 9 agosto 2025
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Nell’ambito della sicurezza stradale, un tema spesso sottovalutato è quello della velocità minima di guida e delle conseguenze.

Sebbene la percezione comune veda chi guida piano come prudente e rispettoso, il Codice della Strada stabilisce chiaramente che una velocità eccessivamente ridotta può essere fonte di pericolo e sanzionata. Vediamo nel dettaglio cosa prevede la normativa italiana e quali sono i limiti minimi da rispettare.

L’articolo 141 del Codice della Strada non si limita a fissare limiti massimi di velocità, ma impone anche al conducente di non circolare a una velocità così ridotta da costituire un intralcio o un pericolo per il normale flusso della circolazione. Il comma 6 recita infatti: «Il conducente non deve circolare a velocità talmente ridotta da costituire intralcio o pericolo per il normale flusso della circolazione».

Procedere troppo lentamente, ad esempio a 30 km/h su una superstrada o autostrada, può causare bruschi rallentamenti, sorpassi azzardati e manovre improvvise da parte degli altri utenti della strada, aumentando drasticamente il rischio di incidenti. In situazioni di traffico intenso o su strade ad alta percorrenza, la guida lenta senza giustificazioni è dunque una condotta sanzionabile.

La sanzione amministrativa per chi guida troppo piano va da 42 a 173 euro. Sebbene l’importo possa sembrare contenuto rispetto alle multe per eccesso di velocità, le conseguenze possono essere più gravi se la lentezza causa un sinistro. In caso di incidente, il conducente che procede troppo lentamente può essere chiamato a risarcire i danni e vedersi negare il completo indennizzo da parte dell’assicurazione, qualora venga dimostrato che la sua condotta ha contribuito in modo determinante all’accaduto.

Velocità minima obbligatoria: cosa dice la legge per le diverse corsie

In Italia non esiste un limite minimo di velocità valido per tutte le strade, ma esistono limiti minimi specifici da rispettare in determinate situazioni e corsie, soprattutto in autostrada. Questi sono:

  • Corsia centrale in autostrada: velocità minima obbligatoria di 60 km/h.
  • Corsia di sinistra (corsia di sorpasso): velocità minima obbligatoria di 90 km/h.
  • Corsia di destra: non è previsto un limite minimo fisso, ma si applica il principio dell’articolo 141, ovvero non si deve ostacolare il flusso del traffico.

Questi limiti non sono opzionali: percorrere la corsia centrale a 50 km/h senza motivi tecnici o emergenziali configura una violazione del Codice della Strada. Ancora più grave diventa la violazione se il veicolo procede lentamente sulla corsia di sorpasso, dove la velocità minima è più elevata.

Inoltre, la presenza di un cartello blu rotondo con numero bianco indica una velocità minima obbligatoria da rispettare rigorosamente, pena la multa. Tale obbligo vale per tutti i veicoli, inclusi i mezzi pesanti.

Guidare lentamente non equivale automaticamente a violare la legge. La prudenza è sempre ammessa
Quando è giustificato procedere lentamente (www.blitzquotidiano.it)

Guidare lentamente non equivale automaticamente a violare la legge. La prudenza è sempre ammessa e, anzi, necessaria in alcune condizioni particolari. È giustificato procedere a velocità ridotta quando:

  • La strada è dissestata o presenta buche;
  • Le condizioni meteorologiche sono avverse, come pioggia intensa, neve o nebbia fitta;
  • La visibilità è scarsa;
  • Si trasporta un carico delicato o si guida un veicolo speciale (agricolo, d’emergenza, mezzi in difficoltà);
  • Il conducente stesso ha difficoltà fisiche o meccaniche.

Tuttavia, la prudenza non deve diventare un pretesto per ostacolare il traffico su tratti dove la circolazione richiede velocità più sostenute. La scelta della velocità deve sempre tener conto del contesto e degli altri utenti della strada, in particolare su strade ad alta velocità o con elevato flusso di veicoli.

Adattare la velocità alle condizioni della strada

L’articolo 141 del Codice della Strada prescrive che la velocità deve essere adattata a molteplici fattori, tra cui:

  • Il tipo di strada (urbana, extraurbana o autostrada);
  • Le condizioni del traffico;
  • Lo stato del manto stradale (presenza di buche, ghiaccio, pioggia);
  • Le condizioni atmosferiche;
  • La visibilità.

Non esiste quindi una velocità “giusta” valida per tutte le situazioni, ma la velocità deve sempre essere congrua al contesto per garantire la sicurezza stradale.

Nel caso in cui una marcia eccessivamente lenta provochi un incidente stradale, il conducente può essere ritenuto responsabile e chiamato a risarcire i danni. Inoltre, l’assicurazione potrebbe rivalersi sul guidatore se dimostra che la sua condotta ha inciso in modo determinante sull’evento.

È quindi fondamentale mantenere una velocità adeguata e non ostacolare senza motivo il normale flusso della circolazione, evitando così rischi per sé e per gli altri.

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Blitz

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