Cocaina e telefonini lanciati dall’esterno nel carcere di Marassi. Il Sappe: “Lo denunciamo da anni, aspettano il lancio di armi per muoversi?”
- Postato il 2 giugno 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Liguria. Nuovo sequestro di droga e telefoni cellulari nel carcere di Marassi, a Genova. A darne notizia è Vincenzo Tristaino, segretario regionale per la Liguria del Sappe, il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria.
Secondo quanto riferito, gli agenti della polizia penitenziaria – noti come Baschi Azzurri – hanno recuperato oltre mezzo chilo di hashish e 80 grammi di cocaina, lanciati da ignoti dalle strade vicine al penitenziario.
“È da anni che denunciamo questi lanci a Marassi, ma anche in altri istituti”, sottolinea Tristaino. “Servono interventi concreti: grate, sistemi anti-droni, sentinelle e pattuglie mobili dedicate. Non si tratta solo di droga, ma anche di microcellulari sempre più piccoli e difficili da individuare. Chiediamo strumenti adeguati e un potenziamento tecnologico della sala regia, che è il cuore del monitoraggio interno ed esterno”.
Il tono del sindacato è critico, se non amaro. “Cosa stanno aspettando? Che qualcuno lanci una pistola dentro al carcere o che succeda una tragedia? Se le nostre segnalazioni fossero state ascoltate per tempo, forse certe situazioni si sarebbero potute evitare, come nel caso del centro commerciale costruito accanto al carcere, da cui spesso partono i lanci”.
Anche Donato Capece, segretario generale del Sappe, interviene sulla questione. Ribadisce alcune delle richieste storiche del sindacato: “Da anni chiediamo riforme strutturali, come l’espulsione dei detenuti stranieri – che rappresentano circa un terzo della popolazione carceraria – affinché scontino le pene nei loro Paesi, o la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari per i detenuti con gravi disturbi mentali, che oggi sono mescolati nel circuito penitenziario ordinario, così come l’inserimento dei tossicodipendenti in comunità”.
Capece rinnova inoltre l’appello al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) per il rafforzamento degli organici nei reparti regionali e per la dotazione di strumenti non letali per il personale.
Tra le proposte del sindacato: il flash ball, fucile a proiettili di gomma già in uso in Francia, e il bola wrap, un dispositivo che spara lacci per immobilizzare le gambe di persone violente o in fuga, adottato da alcune forze di polizia locali anche in Italia.