Classi pollaio per le terze medie di Andora, la protesta dei docenti: “A rischio didattica e offerta formativa”

  • Postato il 26 agosto 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Andora. Con il nuovo anno scolastico ormai alle porte non mancano le proteste in merito a tagli, accorpamenti e la nuova composizione che rilancia ancora una volta le cosiddete “classi pollaio”. Dopo il caso sollevato a Savona per la scuola Secondaria di I grado dell’Istituto comprensivo I Don Gallo, ecco un’altra dura presa di posizione da parte dei docenti del plesso della Scuola Secondaria di I grado di Andora.

I docenti intendono sottoporre all’attenzione pubblica che cinquantasette alunni delle classi terze sono stati destinatari di due sezioni, con 28 e 29 ragazzi (di quattordici anni) per aula: “Le classi in oggetto hanno già avuto una storia tormentata: sono state chiuse nell’anno scolastico 2023-24 con due sezioni rispettivamente di 27 e 28 alunni; l’anno successivo con 55 iscritti si sono formate tre classi seconde ed ora con cinquantasete si formerebbero di nuovo solo due classi di 28 e 29 alunni” afferma a nome dei docenti la referente Prof.ssa Cristina Zunino.

“A ciò si aggiunga che sono già in atto domande che non possono essere accolte ora e che storicamente e statisticamente il nostro istituto accoglie anche con iscrizioni di alunni di Nuovo Ingresso in Italia (NAI). In questo contesto si prevede un anno molto difficile a livello educativo, in quanto la gestione imposta non può rispondere a pieno livello individualizzato, personalizzato ed inclusivo”.

“Come plesso scolastico, infatti abbiamo accolto in questi anni numerosi studenti stranieri, senza contarte che l’attuale situazione mette a rischio la stessa continuità didattica dei nostri alunni” aggiunge. “L’offerta formativa, quindi, non potrà essere garantita in modo paritario a tutti gli alunni della scuola” conclude.

Oltre ai docenti, anche l‘amministrazione comunale di Andora ha di recenmte inviato una nuova nota dell’assessore alla pubblica istruzione, Maria Teresa Nasi, rivolta proprio all’Ambito provinciale dell’Ufficio Scolastico Regionale, evidenziando la forte criticità, a danno dei ragazzi, per le classi coinvolte dall’accorpamento.

Autore
Il Vostro Giornale

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