Clan e politica a Castellammare di Stabia, si dimette il consigliere comunale col figlio indagato
- Postato il 8 dicembre 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Con una lunga lettera che evoca i trascorsi di sindacalista, il consigliere comunale di Castellammare di Stabia Nino Di Maio si è dimesso. Travolto dalla notizia – pubblicata in anteprima su ilfattoquotidiano.it – che il figlio e il nipote sono indagati per associazione camorristica nell’ambito dell’inchiesta con 11 arresti sulle infiltrazioni del clan D’Alessandro nel tessuto stabiese. “Difenderò sempre la mia famiglia” aveva detto Di Maio nei giorni scorsi, durante il primo consiglio comunale dopo l’esplodere del caso, annunciando che sarebbe rimasto al suo posto. Ripensamento e dimissioni però non bastano a mettere pace nella maggioranza del campo largo guidata dal sindaco Luigi Vicinanza.
Il segretario campano Pd Piero De Luca assicura “piena fiducia nel sindaco e nell’amministrazione”, ma il presidente del Pd di Napoli Francesco Dinacci – commissario dei dem stabiesi – chiede “una riflessione seria e profonda sulla città e contro la camorra” ricordando che “le inchieste in corso svelano possibili intrecci tra criminalità organizzata e soggetti che si sono candidati e sono stati eletti in consiglio comunale” e che le dimissioni di Di Maio e l’allontanamento dalla maggioranza dell’altro consigliere coinvolto – Gennaro Oscurato, intercettato col cassiere del clan nelle settimane della campagna elettorale a discutere su “grandi cose da fare insieme” – sono “atti importanti ma non risolutivi del problema”. Sul fronte della svolta preme sull’acceleratore un big dei dem, Sandro Ruotolo, che è anche consigliere comunale stabiese.
Nei giorni scorsi il M5s ha fatto filtrare la volontà di chiedere le dimissioni di Vicinanza, per poi ricomporre una nuova giunta e una nuova maggioranza durante la finestra dei 20 giorni entro cui revocarle e ripartire. Nel dibattito in maggioranza emerge la paura del ritorno della commissione prefettizia d’accesso, dopo lo scioglimento per camorra del 2022 di una giunta di centrodestra guidata dall’azzurro Gaetano Cimmino. Vicinanza, a lungo giornalista di punta del gruppo Repubblica-l’Espresso, un professionista di alto profilo sceso in campo senza esperienze politiche pregresse, fu eletto nel giugno 2024 sulle macerie di quell’esperienza, e nel segno di una discontinuità con le ombre dell’amministrazione che lo ha preceduto. Ombre che tornano prepotentemente per ‘colpa’ di due eletti in liste civiche raccogliticce, imbarcate nella maxi coalizione di 13 tra liste e partiti che hanno sostenuto il sindaco. Voler vincere subito e senza rischi aveva un prezzo: il conto è arrivato adesso, ed è più salato del previsto.
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