Cinismo, ambizione e sete di denaro sulle vittime della guerra: dopo 52 anni “Erano tutti i miei figli” di Arthur Miller ci insegna che nulla è cambiato (né cambierà)

  • Postato il 2 novembre 2025
  • Cultura
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Un’opera è un capolavoro quando rimane immutato nel tempo sia per l’insegnamento che regala al pubblico che per la forza e la potenza dei ruoli che riescono ad esaltare al meglio le capacità attoriali dei protagonisti. È il caso di “Erano tutti i miei figli” di Arthur Miller, che ha debuttato nel 1947 dopo la Seconda Guerra Mondiale, in scena al Teatro Elfo Puccini di Milano fino al 16 novembre con la regia di Elio De Capitani e traduzione Masolino d’Amico.

Protagonista è la famiglia Keller e la loro ricca casa borghese, immaginata dallo scenografo Carlo Sala come una sorta di patio circondato da un fitto bosco, proprio come i segreti famigliari che sono tenuti ben nascosti. Joe Keller e sua moglie Kate hanno due figli. Il maggiore, Larry, è dato per disperso da ormai tre anni e solo la madre non accetta l’evidenza della sua morte. Il secondogenito, Chris, è invece tornato a casa, segnato da terribili esperienze, ma determinato a guardare al futuro e a sposare Ann, la ragazza che era fidanzata con suo fratello.

Joe è stato assolto dall’accusa di avere venduto pezzi di ricambio fallati all’aviazione americana, una fornitura che ha causato la morte di ventuno piloti e, senza troppi dubbi morali, ha fatto i soldi con la guerra; al contrario, il suo ex socio invece è stato condannato e sta scantando ancora la sua pena. Ma come dice un vecchio adagio “le bugie hanno le gambe corte” e scatta la tragedia.

Da segnalare l’ottima prova di attori di Angelo Di Genio che interpreta Chris Keller con tutti i suoi tormenti che vengono messi in scena con una grande forza fisica e mentale, poi Michele Costabile che veste il ruolo di Frank Lubey con forza, ironia e carattere. Lascia il segno anche con un ruolo apparentemente marginale. Il patriarca è Elio De Capitani che tiene le redini non solo della famiglia ma anche di tutto il cast.

Informazioni – Teatro Elfo Puccini, sala Shakespeare, corso Buenos Aires 33, Milano Orari: martedì e venerdì ore 19.30 (tranne venerdì 14 novembre, ore 20) | mercoledì, giovedì e sabato ore 20.00 | domenica ore 16 Prezzi: intero 38/34 euro | <25 anni 15 euro | >65 anni 20 euro | online da 16,50 euro Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org

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